Vele di Scampia: Duffy, Ketty e gli altri verso la salvezza
Siamo alla Vela Rossa. Ultimi giorni prima dello sgombero, che ancora non ha una data definitiva, ma è vicino.
Cerchiamo di dare un futuro sereno agli animali che ne hanno bisogno.
Le persone qui stanno vivendo un doppio dramma, non solo dovranno abbandonare le case ma, quando riescono a trovarne una nuova, i proprietari non vogliono gli inquilini che abbiano con loro degli animali.
L’alternativa per queste famiglie molto spesso è solo la strada.
Il loro dolore è grande e tangibile, ma la scelta più ragionevole per il bene dei cani e dei gatti è affidarsi a noi di LAV e ad AMPANAFMC, due realtà affidabili e presenti alle Vele proprio per assicurare il meglio, che in questo caso è il minor male possibile: la separazione dagli animali.
Non si tratta mai di decisioni facili e prese con leggerezza, sono vere e proprie lacerazioni, giudicare non essendo nella pelle di chi si trova davanti a questo bivio non è giusto.
Fortunatamente noi ci siamo, diamo e abbiamo dato una risposta concreta a decine di richieste di aiuto ed evitato che tanti animali finissero in strada. La nostra missione è questa. E cerchiamo di portarla avanti donando, per quanto in nostro potere, serenità agli animali e alle loro famiglia.
Ecco le storie di alcuni degli animali delle Vele
Duffy
Duffy è un cucciolone abbandonato nei pressi delle Vele. È stato recuperato da una famiglia che non ha possibilità di tenerlo e ha chiesto aiuto per trovargli una casa. Duffy ha una forma grave di malformazione alle zampe, al momento non conosciamo ancora il motivo, ma con gli accertamenti veterinari che gli faremo seguire troveremo per lui una cura. Lo abbiamo preso in carico e ora è al sicuro.
I 4 cuccioli
Abbandonati vicino alle Vele in una notte di pioggia, i piccoli sono stati recuperati da alcune persone del posto che ci hanno chiesto aiuto per metterli in sicurezza. Ora in sono in stallo dai volontari di AMPANAFMC e appena sarà possibile cercheremo per loro una famiglia.
Giasone
La sua famiglia, in trasferimento dalla Vela Rossa è riuscita a trovare una nuova casa che potrà ospitarlo, ma ha bisogno di uno stallo temporaneo nelle fasi di trasloco. Al momento è ancora con la sua famiglia, ma al momento dello sgombero offriremo anche a lui uno stallo sicuro dove attenderà di riabbracciare i suoi cari nella nuova casa
Ketty
Una cagnolina dolcissima - con un passato difficile - che viveva alle Vele. Prima di essere recuperata da un’abitante dello stesso complesso abitativo, viveva alla catena. La signora che l’ha salvata purtroppo non può più tenerla e ha chiesto a noi di dare a Ketty la migliore famiglia. Ora si trova con noi e ha già trovato una casa che la accoglierà nei prossimi giorni.
Gli ultimi gatti
Rimangono ormai pochi gatti in giro per le Vele. Quando anche loro saranno messi al sicuro potremo tirare un primo sospiro di sollievo. AMPANAFMC ha stimato circa una decina di gatti, ma negli ultimi giorni ne abbiamo recuperati altri 3.
Chi si è trovato senza casa e ha ricevuto il sussidio per un nuovo alloggio, ha contatto privati moltissimi dei quali, ci hanno riferito le famiglie, si sono rifiutati di accogliere gli animali.
Scrivere delle Vele è impossibile, non scrivere delle Vele è un crimine.
Di questo posto ho letto di tutto, nel bene e nel male, con toni giudicanti, di disprezzo, per renderle un luogo mitologico, quasi irreale.
Dopo che ci sono entrata ho capito che è tutto vero, ma soprattutto che non è vero nulla. Le Vele mi hanno accolto prendendomi a schiaffi con la loro potenza. Ma soprattutto, con la loro complessità. L'unica cosa che ho capito è che sono piene di umanità, e l'umanità vera è quasi impossibile da spiegare a parole, perché ti entra nelle viscere e non puoi fermarla.
Questa comunità, animale e umana, con tutte le sue contraddizioni, sta vivendo un momento drammatico, di rivoluzione, di distruzione e rinascita insieme. C'è un passaggio obbligato che attraverseranno tutt*: l'abbandono di quei luoghi che sono stati famiglia, casa, rifugio. In ambienti così impregnati di storia e significato, dove migliaia di vite sono iniziate e finite, si sono incontrate e intrecciate in modi spesso incomprensibili, si può solo entrare in punta di piedi, facendosi attraversare dalla loro spinosa maestosità, rispettosi dei tempi e dei modi di ogni individuo, cercando di alleviare dolcemente un po' di questo straziante dolore.
Avevo la telecamera in mano, davanti a me passavano i gatti che avrei dovuto filmare ma per qualche minuto non ci sono riuscito e li ho persi di vista. C'era troppo da guardare. Come voltavo lo sguardo c'era un dettaglio su cui soffermarsi, un giocattolo abbandonato a terra, una tazzina di caffè lasciata sul tavolo di una casa sventrata, un tubo dell'acqua che perde e corrode da chissà quanto, un pezzo di casa che crolla. Ci sono le persone, quelle che siccome vivono lì si dice si debba stare attenti, quelle che si caricano quello che hanno su un furgone e vanno via e quelle che non sanno più dove andare. Ci sono gli animali, i gatti liberi in un enorme percorso di anfratti e cunicoli e i musi dei cani che spuntano dai balconi più alti. Anche loro dovranno andare via. Come penso chiunque in Italia anche io avevo un'idea delle vele di Scampia prima di conoscerle dal vivo. Poi sono entrato dentro di loro, quell'idea è svanita e non ho capito più nulla. Così voglio restare, con la confusione in testa di chi, per capirci di più, ha bisogno conoscere, di vedere ancora, di parlare ancora, di chiedere ancora. L'unica certezza che voglio conservare sta nel sorriso di un ragazzo che parlando della situazione alle vele mi ha detto: “Ci stanno trattando come animali. A noi nessuno ci ha aiutato, a parte voi per il cane”. Si è reso conto della contraddizione nella sua frase e mi ha sorriso. Essere trattati come animali a volte è una cosa bella. (ph. Renato Esposito)
Per elaborare quanto vissuto alle Vele servirà tempo, quello che riesco a trasmettere ora sono solo impressioni. Le dediche fatte dalle persone prima di lasciare le proprie case e l'abbattimento degli edifici che diventa disgregazione di intere comunità. Le conversazioni con chi lì ci ha trascorso un pezzo o tutta la vita, i riferimenti inevitabili e continui alla rappresentazione delle Vele sugli schermi e tutte le contraddizioni cui ha portato. Il nodo alla gola durante i saluti delle famiglie agli animali con cui avevano vissuto fino a quel momento. Il viaggio sul retro dell'ambulanza cercando di rassicurare Simba e Luna che dopo anni avrebbero passato la notte lontane dai loro umani e dalle loro case. Gli attimi di tenerezza passati con gli animali, con la scusa di tranquillizzare loro avere un momento per stemperare anche la propria di tensione emotiva.
Le Vele sono un luogo complesso, parlarne è difficile perché è difficile non cadere nella banalità; sicuramente nella mia visione c'è un prima e un dopo e i giorni passati lì mi aiuteranno a dare spessore a un luogo che quasi sempre è rappresentato in modo appiattito.
E tra le mura in stato di semiabbandono c'è