Due richieste di Messa alla Prova e un patteggiamento per 4 mesi di reclusione.
Rinviata la prima udienza, per motivi amministrativi, del
procedimento penale a carico dell’allora amministratore delegato e veterinari
di Aptuit, multinazionale del farmaco, accusati di maltrattamento e uccisione
non necessitata di animali a cui aveva fatto seguito il sequestro di oltre 50
animali (tra cui beagles e primati non umani). Nonostante il rinvio si apprende
della richiesta di patteggiamento per l’ex amministratore delegato con 4
mesi di reclusione -segnale che fa ben dedurre la posizione dell’imputato-
e richiesta di Messa alla Prova per le altre imputate.
Le prossime udienze saranno, quindi, il 7 novembre e il 2 dicembre per definire il giudizio.
Noi di LAV non abbiamo mai interrotto la nostra battaglia legale per far luce su quanto accade nei laboratori della multinazionale veronese e per verificare e garantire il rispetto delle pur minime normative a tutela degli animali sottoposti a gravi sperimentazioni invasive.
La nota azienda veronese utilizzatrice di cavie, non solo è stata oggetto di un sequestro penale di animali, ma addirittura di una sospensione per diversi mesi di tre autorizzazioni da parte del Tar Lazio e di un provvedimento del Consiglio di Stato, organo supremo della giurisdizione, che in un caso, seppur concedendo una parziale ripresa degli esperimenti, ha incaricato il Comando dei Carabinieri Forestali di effettuare nuove ispezioni all’interno del laboratorio i cui risultati sono poi stati trasmessi in Procura per ordine del Consiglio di Stato lo scorso gennaio.
Ringraziamo l’avvocato Raffaella Sili del foro di Roma per l’assistenza e supporto ricevuto