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San Martino Siccomario (PV): incendio negozio, morti animali prigionieri

Vittime non solo delle fiamme, ma di logiche commerciali.Scegliere di non acquistare animali è il modo più concreto per sottrarli a sofferenze e morte.

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Ultimo aggiornamento

martedì 07 ottobre 2025

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Animali esotici

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Una tragedia che doveva e poteva essere evitata

Il 5 ottobre, si è verificato un incendio all’interno del Viridea di San Martino Siccomario (PV) c he ha coinvolto il reparto destinato agli animali vivi, causando la morte di alcuni rettili e la chiusura temporanea dell’area.

Quanto accaduto è l’ennesima, tragica dimostrazione di come sia inadeguata e inaccettabile la presenza di animali vivi negli esercizi commerciali.

Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio si sarebbe propagato rapidamente, facendo esplodere le teche di vetro e sprigionando fumo tossico, che ha reso l’ambiente letale per gli animali intrappolati. Grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, le fiamme sono state spente e molti altri animali sono stati messi in salvo, ma ciò non è bastato a evitare la morte di diversi rettili.

Questa tragedia poteva, e doveva, essere evitata. Se quegli animali non fossero stati rinchiusi in un esercizio commerciale, non avrebbero perso la vita in un incendio. La presenza di animali in negozi, garden center e punti vendita non solo è eticamente sbagliata, ma li espone a sofferenze, stress, e, come dimostrato da questo episodio, alla morte. Giulia Giambalvo  - area animali esotici LAV

Già nel luglio 2024 la sede LAV di Oltrepò Pavese era intervenuta presso questo stesso negozio per un guasto all’impianto di condizionamento, con animali visibilmente in difficoltà per il caldo. È evidente che situazioni come questa non possono più essere considerate, quindi, semplici criticità gestionali: in un contesto che mercifica gli animali, la loro tutela finisce inevitabilmente in secondo piano rispetto alle logiche commerciali.

Ogni anno in Italia milioni di animali esotici vengono venduti come merce.

I negozi in cui sono esposti e, successivamente, gli appartamenti in cui vengono rinchiusi non rappresentano un ambiente adeguato alla loro vita, spesso lunga e complessa, che dovrebbe svolgersi in natura. Confinati in spazi angusti, ben diversi dai loro habitat naturali, privati della libertà e ridotti a semplici oggetti, questi animali diventano prigionieri innocenti.

In caso di eventi tragici, come un incendio, la loro condizione si trasforma in una condanna a morte: senza possibilità di fuga, intrappolati in teche e gabbie, restano vittime indifese di un sistema che li considera solo come prodotti da vendere. I negozi di animali non forniscono alcuna garanzia reale di sicurezza, tutela o rispetto dei loro bisogni naturali.

Grazie al Decreto Legislativo 135/2022, fortemente voluto da LAV, è stato raggiunto un risultato importante: il divieto di importare animali selvatici esotici catturati in natura. Questo rappresenta più tutele per gli animali, per la salute umana, più prevenzione contro epidemie e pandemie. Eppure, non basta, perché il commercio di animali è ancora estremamente diffuso e fiorente, ed episodi come quello di San Martino Siccomario devono rappresentare un campanello d’allarme: non si tratta di un incidente inevitabile, ma del prevedibile esito di un sistema che considera gli animali come oggetti di consumo.

Abbiamo inviato richieste ufficiali ad ATS Pavia, Carabinieri Forestali, Vigili del Fuoco e Comune di San Martino Siccomario per conoscere le condizioni degli animali ancora presenti e garantire che vengano effettuate tutte le verifiche necessarie. L’episodio ha suscitato attenzione e partecipazione tra i cittadini, segno di una sensibilità crescente verso gli animali e del desiderio, sempre più condiviso, di vederli rispettati e tutelati, non esposti (anche a rischi evitabili) e venduti come oggetti. Jennifer Ravetta,  responsabile LAV Oltrepò Pavese

Restiamo in attesa di riscontri ufficiali, con la convinzione che fatti come questo richiedano una riflessione urgente sull’opportunità di continuare a esporre e vendere animali.

Scegliere di non acquistare animali nei negozi è il modo più concreto per sottrarli a sofferenze e contribuire a un cambiamento reale nel modo in cui li consideriamo. Ogni incendio, ogni gabbia, ogni sofferenza evitabile chiede che si cambi direzione.