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Incubo senza fine: le tigri del domatore Weber, divise e vendute all'estero!

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Ultimo aggiornamento

domenica 15 settembre 2019

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Le tigri balzate agli onori della cronaca lo scorso luglio per la morte del domatore Ettore Weber saranno vendute all’estero, dove non vi sono le stesse tutele penali nei confronti degli animali.

Oltre a questo già scoraggiante evento, gli otto animali sono stati divisi in due gruppi da quattro: una  soluzione che si ripercuote ulteriormente sulle tigri, catapultate nuovamente all’interno dell’incubo infinito di una vita in gabbia, con quotidiane sessioni di allenamento e in un continuo stato di umiliazione.

La notizia della loro vendita, alla luce delle soluzioni che abbiamo suggerito, ci lascia basiti: avevamo proposto di spostare le otto tigri a Primadomus, centro specializzato in Spagna, vicino ad Alicante, dove avrebbero potuto vivere in spazi adeguati, non sfruttati da alcun essere umano e finalmente liberi da una vita di umiliazioni e di ridicolizzazioni quotidiane. Una soluzione per la quale, con l’Associazione olandese AAP (Animal Advocacy and Protection), ci siamo offerti da subito di farci carico di ogni spesa necessaria, per il trasferimento e il mantenimento a vita delle otto tigri.

Chiediamo al nuovo Governo, al neo-incaricato Ministro Franceschini (che iniziò questo percorso durante il governo Renzi e poi il governo Gentiloni) e al Senato, sempre più con urgenza, l’approvazione della Legge Delega e del relativo Decreto Legislativo per la completa dismissione degli animali dai circhi!