Il processo si è concluso con una pena patteggiata di 4 mesi di reclusione, sospesa.
Nell’udienza del 10 giugno scorso il giudice aveva rigettato la richiesta della messa alla prova, rinviando all’udienza successiva per la richiesta di riti alternativi.
All’udienza successiva, del 17 giugno, funzionale alla richiesta di riti alternativi da parte dell’imputato, la difesa ha chiesto il patteggiamento.
Noi di LAV, costituiti parte civile, come sempre, siamo stati presenti anche in questa udienza, per ribadire l’importanza di interventi decisi nei confronti di persone che cagionano violenze agli animali.
Nella vicenda giudiziaria, prima il rigetto del giudice della messa alla prova e poi il patteggiamento dell’allevatore sono importanti segnali della direzione in cui si vuole andare: chi commette crimini verso gli animali deve andare a processo ed essere condannato.
Il processo si è concluso con una pena patteggiata di 4 mesi di reclusione, pena sospesa.