Storica vittoria per gli animali!
Storica vittoria per gli animali, il presidente polacco Karol Nawrocki ha firmato la legge approvata lo scorso 7 novembre dal Parlamento e che rende la Polonia il 24° paese in Europa a porre fine agli allevamenti di pellicce.
La nuova legge dispone un periodo di transizione per la cessazione dell’attività di allevamento sino al 31 dicembre 2031, mentre da subito non sarà possibile ampliare allevamenti esistenti o avviarne di nuovi.
"Questa è sicuramente una svolta e un momento storico che aspettavamo da molto tempo. Siamo estremamente lieti che il presidente abbia ascoltato le voci dei cittadini polacchi e abbia firmato questa legge", ha dichiarato Marta Korzeniak di Anima International, partner di LAV nell’ambito della coalizione internazionale Fur Free Alliance.
La legge è il risultato di decenni di dibattito pubblico e di crescenti pressioni da parte di cittadini preoccupati, organizzazioni per la protezione degli animali e comunità rurali colpite dagli impatti negativi del settore a livello locale. La nuova legge, tanto attesa, segna il settimo tentativo dal 2011 di chiudere definitivamente il settore, a seguito di numerose indagini che hanno messo a nudo la crudeltà sistemica sugli animali negli allevamenti di pellicce polacchi.
L'azione decisiva della Polonia arriva pochi mesi dopo un Parere Scientifico dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che ha confermato che gli attuali sistemi di gabbie negli allevamenti di pellicce sono fondamentalmente incompatibili con gli standard di benessere animale, e in vista della decisione della Commissione europea, prevista per marzo 2026, sul futuro del crudele commercio di pellicce in Europa.
La Polonia è il maggiore produttore di pellicce in Europa e il secondo al mondo, con oltre 3 milioni di animali uccisi ogni anno, tra cui visoni, volpi, procioni e cincillà. Con questo divieto, milioni di animali saranno risparmiati da una vita di prigionia e sofferenza, segnando uno dei passi avanti più significativi verso una Fur Free Europe.
Non ci sono veramente più ragioni per rimandare quello che oltre 1,5 milioni di cittadini hanno chiesto sottoscrivendo l’Iniziativa dei Cittadini Europei ‘Fur Free Europe’ promossa nel 2022 dalla LAV e numerosi partner europei e alla quale la Commissione UE deve ancora rispondere in via definitiva: estendere a tutta l’Unione i tanti divieti nazionali agli allevamenti di pellicce e, per coerenza, introdurre in divieto di import di pellicce da Paesi terzi.
Proprio la scorsa settimana, anche gli eurodeputati in seduta plenaria a Strasburgo hanno sollecitato la Commissione UE ad agire con urgenza.