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Covid: abbattuti 3000 visoni a Padova in allevamento focolaio. Basta indugi, vietare allevamento!

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Ultimo aggiornamento

lunedì 13 dicembre 2021

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Oggi, 14 dicembre, con otto mesi di ritardo dall’emissione, la ULSS6 Euganea ha dato attuazione alla sua Ordinanza di abbattimento dei visoni dell’allevamento di Villa del Conte (Padova), secondo allevamento italiano focolaio conclamato di Coronavirus, di cui avevamo dato notizia già lo scorso febbraio.

L’uccisione dei 3.000 visoni a Padova è una tragedia annunciata che pone fine alla prolungata agonia di migliaia di animali, che nel frattempo hanno continuato a sopravvivere all’interno delle anguste gabbie in cui da sempre sono confinati in quanto animali “riproduttori”, sfruttati per destinare i propri cuccioli alla produzione di pellicce.

L’allevatore aveva fatto ricorso contro l’Ordinanza di abbattimento, ma il TAR Lazio lo aveva rigettato con sentenza il 5 luglio, pubblicata il 13 settembre. L’allevamento di Villa del Conte era stato oggetto anche di segnalazione per violazione delle norme di biosicurezza con immagini diffuse dalla LAV proprio a novembre 2020, quando l’allevamento era ancora a pieno regime (con oltre 10.000 visoni).

Questa ennesima tragedia impone scelte produttive rigorose, che rispondano a principi di etica e salute pubblica: con la campagna #VoceaiVisoni abbiamo chiesto al Governo e al Parlamento di mutare il temporaneo stop all’allevamento di visoni, in scadenza il 31 dicembre, in un divieto definitivo di allevamento di animali allo scopo di ricavarne pellicce.

Più di 50.000 persone hanno già firmato la nostra petizione!
Ora serve l’intervento della politica!

Senza un intervento del Governo o del Parlamento, dal primo gennaio gli allevamenti italiani di visoni potranno tornare in piena attività continuando a sfruttare decine di migliaia di animali per la produzione di pellicce e, al contempo, mettendo a rischio la salute pubblica.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza intervenga subito con divieto definitivo all’allevamento di animali per la produzione di pellicce, e il Parlamento sostenga l’emendamento (n.157.0.4 Sen. De Petris) alla Legge di Bilancio proposto dalla LAV per la dismissione e riconversione degli ultimi 5 allevamenti italiani di visoni.

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