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Legge di bilancio e animali: che delusione

Il risultato di questa Legge di Bilancio è deludente. Lo avevamo denunciato con tante altre associazioni con le quali, nel coordinamento Sbilanciamoci abbiamo concorso a scrivere una vera e propria “contro finanziaria”

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Ultimo aggiornamento

martedì 23 dicembre 2025

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Continueremo a batterci fino a che le cose non cambieranno

La montagna ha partorito… una Legge di Bilancio che conferma la mancanza di una politica per gli animali – nessuna delle previsioni del Governo nel testo iniziale era per la tutela degli animali - e il Senato, che oggi ha dato il primo Sì, ha approvato solo due emendamenti positivi e uno negativo.

Niente dunque, nessun passo avanti sui costi di cibo per animali e IVA sulle prestazioni veterinarie, nulla su prevenzione del randagismo e cure per la fauna selvatica ferita, nessun rifinanziamento dell’articolo del 2021 per sostenere la ricerca scientifica senza uso di animali, zero per il sostengo all’abbigliamento animal free, silenzio sull’ingiusta IVA che penalizza le bevande vegetali.

Unici due piccoli raggi di sole sono:

  • l’istituzione di un piccolo fondo per lo smantellamento delle gabbie negli allevamenti intesivi (appena un milione e mezzo di euro in due anni a fronte del miliardo (1.000.000.000) di euro che il Ministro dell’Agricoltura riverserà sul comparto agricolo-zootecnico nel 2026 con il Disegno di Legge “Coltiva Italia”) con l’approvazione dell’emendamento riformulato 94.0.76 “plurifirme” Spinelli (FdI), Patuanelli (M5S), Cucchi (Avs), Malpezzi (Pd), Potenti (Lega), Unterberger (Svp), Biancofiore (NM);
  • il contributo che il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali potrà fornire, due milioni di euro in due anni, per la custodia di cani sequestrati o confiscati per combattimenti o affetti da problematiche comportamentali affidati a strutture gestite o affiancate da Enti del Terzo settore, ottenuto con l’emendamento 42.0.23 (testo 2) dal Movimento 5 Stelle con le firme delle senatrici Bilotti, Naturale e altre.

Ancora una volta poi, dopo l’emendamento “caccia selvaggia” approvato nel Bilancio 2023, è stata utilizzata questa Legge per far passare un incentivo alla caccia. Nulla in confronto al Disegno di Legge ispirato dal Ministro Lollobrigida e che riprenderà l’esame in gennaio nelle Commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato con l’aumento delle specie cacciabili, i richiami vivi, la caccia in primavera e compagnia sprando.

No, in questo provvedimento, con fautori senatori di FdI e Lega capeggiati da De Carlo, Garavaglia e Bergesio, hanno reintrodotto la caccia a pagamento con le aziende faunistico venatorie, con la riformulazione dei loro due emendamenti 6.0.7 e 6.0.8 Una nuova violazione del principio costituzionale della tutela degli ecosistemi e della biodiversità.

Nonostante quindi i buoni propositi iniziali e la segnalazione da parte dei Gruppi parlamentari degli emendamenti considerati importanti e da votare il risultato di questa Legge di Bilancio è deludente. Lo avevamo denunciato complessivamente con tante altre associazioni con le quali, nel coordinamento Sbilanciamoci abbiamo concorso a scrivere una vera e propria “contro finanziaria” contro gli ingenti finanziamenti alla produzione di armi, di ogni tipo.

Continueremo a batterci fino a che le cose non cambieranno.

Gianluca Felicetti, Presidente LAV