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La nostra rubrica sulla carne coltivata

Approfondisci la tua conoscenza della carne coltivata, su quanto nutre, sul risparmio di vite animali, sulle emissioni, su come contrasterà il diffondersi di zoonosi e sul costo e poi tutti i falsi miti che la circondano!

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Ultimo aggiornamento

venerdì 17 novembre 2023

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Stop alla carne coltivata: un grave passo indietro per gli animali, ma non solo

La Camera dei Deputati ha approvato iuna legge che vieta la produzione, il possesso e la vendita di carne coltivata in Italia.

La legge è stata approvata con 159 voti favorevoli, 34 astenuti e 53 contrari. Come abbiamo spiegato ieri si tratta di un atto normativo che pone l'Italia in una posizione di impossibilità di sviluppo.

  • Si tratta di un'assurda difesa del Made in Italy, un deliberato attacco al progresso contro il progresso, abbracciato invece da altri Stati, pronti ad avanzare verso scelte lungimiranti e di buon senso.
  • Il provvedimento pone l'Italia in contrasto con le normative europee, che non vietano la produzione e la commercializzazione di carne coltivata. È probabile infatti che la Commissione avvii una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese,
  • Ad aggravare il tutto c'è anche il divieto di utilizzare denominazioni legate alla carne per prodotti a base vegetale, come "hamburger vegetale" o "salsiccia vegetale" per la paura che questi alimenti confondano il consumatore di cibi di origine animale. 


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La carne coltivata è una fonte di proteine a basso impatto ambientale, che contribuirà a ridurre la dipendenza dagli allevamenti e salverà un numero infinito di animali. 

Il  provvedimento ideologico di Lollobrigida  tenta di bloccare la diffusione dell'alimentazione vegetale, ma la diffusione dell'alimentazione vegetale proseguirà nonostante la manovra. 

A riprova, i supermercati dedicano sempre più spazio ai prodotti plant-based, preparandosi alla crescita di mercato che Precedence Research ha stimato. Si prevede infatti che il mercato registrerà una crescita di oltre il 10% annuo, raggiungendo, nel 2030, un valore di 64,5 miliardi di euro. Inoltre quasi il 7% della popolazione italiana segue un'alimentazione a base vegetale, senza contare tutti quei consumatori che sempre più spesso scelgono alimenti senza prodotti animali, con un approccio flexitariano al cibo.

In conclusione, l'approvazione di questa legge rappresenta un increscioso passo indietro per l'Italia, che rischia di perdere l'occasione di fare la sua parte nella transizione verso un sistema alimentare lungimirante in termini etici e di vite animali,  di salvaguardia del Pianeta e della salute di tutti.

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