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Pellicce: emergenza influenza aviaria in Finlandia. Oltre 250.000 animali condannati

L' ordine di uccisione colpisce visoni e volpi a causa del virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità, H5N1, per rischio mutazione e spillover verso l’uomo!

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Ultimo aggiornamento

lunedì 18 settembre 2023

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Influenza aviaria e spillover: condannati 250.000 animali in Finlandia

Sempre più preoccupante la situazione della diffusione del virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità, H5N1, che sta interessando decine di allevamenti in Finlandia e che già avevamo denunciato lo scorso 3 agosto.

L’industria della pelliccia ha un ruolo sempre più centrale nella possibile nascita e diffusione di un nuovo virus pandemico. L’H5N1, virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità, negli allevamenti di visoni, volpi, cani procione è protagonista di continui salti di specie tra mammiferi. La Commissione Europea non attenda la mutazione che infetterà l’uomo, e dia immediato seguito alla Iniziativa dei Cittadini Europei Fur Free Europe per il divieto all’allevamento ed al commercio di pellicce. Simone  Pavesi - responsabile  Moda Animal Free

Studi di sequenziamento indicano che il virus H5N1 in origine diffuso da uccelli selvatici, ora si propaga da animali “da pelliccia” ad altri animali “da pelliccia”.  

Non sono dunque solo gli uccelli selvatici ad infettare visoni, volpi e cani procione bensì, una volta introdotto in un sistema intensivo come è un allevamento di pellicce e dove sono stabulate diverse specie di mammiferi, il virus compie ulteriori salti di specie passando dai visoni alle volpi ai cani procione, e viceversa. 

Oltre alle note goccioline disperse nell’aria con il semplice respiro, l'infezione può verificarsi anche da contatto attraverso le secrezioni animali (in particolare la saliva), mangimi o lettiere e attrezzature contaminate. 

E’ noto che quanto più a lungo i virus circolano nei mammiferi, tanto maggiore è il rischio di mutazioni che possono causare infezioni anche nell’uomo e, dal genoma del virus isolato dagli animali “da pelliccia”, sono state identificate mutazioni preoccupanti. 

I sintomi dei mammiferi infetti dall'influenza aviaria possono variare da gravi a molto lievi e l'infezione può anche essere asintomatica; ciò implica un ulteriore rischio perché il virus può circolare in questi allevamenti in modo silente e mutare 

Le nuove disposizioni delle Autorità sanitarie finlandesi riguardano circa 115.000 animali, di cui 109.000 volpi e 6.000 procioni e si aggiungano ad un precedente ordine di abbattimento di altri 135.000 animali, di cui 50.000 visoni, 79.000 volpi e 6.000 procioni. 

Approfondimento:

Fonte: comunicato stampa dell’Agenzia Alimentare finlandese del 13 settembre 2023

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lunedì 18 settembre 2023

Pellicce: emergenza influenza aviaria in Finlandia.

Oltre 50 mila visoni e volpi verranno uccisi in Finlandia a causa della diffusione del virus dell’influenza aviaria, ma è un dato parziale perché riferito a soli 3 allevamenti focolaio.

Sono infatti almeno 20 gli allevamenti di visoni e volpi (ma anche di cani procione) in cui sono state rilevate positività (e animali morti) all’infezione da H5N1, il virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità, come viene riportato anche nel WAHIS (il database Information System dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale) e nel comunicato ufficiale dell’1 agosto del governo finlandese.

“Gli allevamenti di animali per la produzione di pellicce alimentano il rischio della crescita e mutazione di malattie zoonotiche, che possono essere trasmesse tra animali e umani. La Commissione Europea deve dare seguito, con urgenza, alla quantomai opportuna Iniziativa dei Cittadini Europei ‘Fur Free Europe’ – organizzata dalla LAV insieme ad altre ONGs europee – e vietare gli allevamenti (e il commercio, compreso l’import) di pellicce, nell’interesse degli animali e, ora sempre più evidente, anche della salute pubblica. Simone Pavesi, Responsabile LAV Area Moda Animal
Free.


Il provvedimento di abbattimento di 50.000 animali, tra visoni e volpi, disposto dalle autorità sanitarie finlandesi è quindi destinato a crescere; per i visoni in particolare, c’è un rischio maggiore di trasformare il virus dell'influenza in una forma che potrebbe infettare l'uomo, esattamente come già accaduto con il coronavirus SARS-CoV-2
(come documentato nel Report LAV“Fashion Spillover”) quando in Danimarca, nel 2020 e con i vaccini per l’uomo ancora in fase sperimentale, furono intercettate in persone malate di Covid-19 due mutazioni derivanti dai visoni (tra cui quella denominata Cluster 5 e che indusse l’allora governo a disporre l’abbattimento di oltre 17 milioni di visoni).

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato a luglio che "il numero crescente di rilevamenti di influenza aviariaH5N1 tra i mammiferi, che sono biologicamente più vicini agli esseri umani rispetto agli uccelli, solleva la preoccupazione che il virus possa adattarsi per infettare gli esseri umani più facilmente".

La Finlandia è nel bel mezzo di un'epidemia di influenza aviaria, che ha colpito in particolare i gabbiani comuni. Infezioni di influenza aviaria sono state trovate anche in altri gabbiani così come in alcuni falchi, falchi pescatori, aquile, oche selvatiche e svassi.

I dati di sequenziamento sono stati inviati a laboratori stranieri per una urgente valutazione di eventuale formazione di varianti; cosa che, se confermata, sarebbe un evidente allarme del potenziale pandemico dei virus.

Nei giorni scorsi LAV ha incontrato la Commissione Europea  (rappresentata dalla Vice Presidente Věra Jourová e dalla Commissaria alla Salute Stella Kyriakides) per formalizzare le richieste della ICE Fur Free Europe.

La risposta ufficiale della Commissione è prevista entro il 14 dicembre, ma il contesto sanitario dovuto al ruolo sempre più centrale degli allevamenti di pellicce nella possibile ulteriore formazione e diffusione di virus pandemici non può attendere oltre.


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