Un traguardo importante della nostra campagna #aCasaLoro per salvare milioni di animali ogni anno, tutelare la salute pubblica e prevenire epidemie e pandemie.
Più tutela degli animali, più tutela della salute pubblica e prevenzione di epidemie e pandemie. Stop all’importazione di pipistrelli, detenzione di ragni velenosi e riproduzione di tigri e leoni e altri animali esotici in Italia. In attesa del nuovo Governo, il Ministro della Salute Speranza emani la “lista positiva” che darà il secondo “giro di vite” necessario contro maltrattamenti e diffusione delle zoonosi.
Oggi 27 settembre entrano in vigore le tre Leggi che rappresentano per la LAV un importante primo cambiamento per gli animali, per gli esotici e selvatici. Parliamo di quasi 5 milioni di vite che ogni anno secondo i dati ufficiali, vengono attualmente commerciati e detenuti in cattività in gabbie, teche, vaschette, garage e sgabuzzini delle case degli italiani.
È un risultato importante, un grande traguardo per la LAV raggiunto con la campagna #aCasaLoro e che potrà essere ancora migliore con il Decreto attuativo del Ministro della Salute da emanare entro un mese da oggi.
Ecco i principali contenuti a favore dei diritti degli animali e della tutela della salute dei Decreti Legislativi 134, 135 e 136 del 5 agosto 2022 pubblicati il 12 settembre sulla Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi:
Il Decreto Legislativo n.135 prevede all’articolo 4 e 5, l’emanazione di due Decreti Ministeriali attuativi che porteranno alla salvezza di tanti altri animali (anche se nati o allevati in cattività) di specie diverse, circa 3.000.000 l’anno, che non saranno più costretti all’ergastolo in teche, acquari, gabbie. Il Decreto ministeriale previsto dall’articolo 5 è in capo al Ministro della Salute (Speranza o il suo successore) che entro il 27 ottobre dovrà redigere la cosiddetta “lista positiva”, come già adottata o in via d’adozione in altri sei Paesi UE, che deve stilata “in base al rischio sanitario, per la biodiversità o alla compatibilità con la detenzione in cattività per ragioni comportamentali, fisiche, biologiche, etologiche”. La Lista Positiva, contrariamente all’attuale situazione, includerà solo le poche specie animali che potranno ancora essere commerciate e detenute in Italia. L’altro Decreto Ministeriale, disposto con l’articolo 4 della Legge, dovrà invece vedere la luce entro il 27 marzo 2023 a firma del Ministro della Transizione Ecologica, e stilerà la cosiddetta “lista negativa” che amplierà il numero di specie già vietate con il Decreto 19.4.1996 (una decina di ordini, varie decine di famiglie e centinaia di specie che, che vanno da molti primati, ai grandi felini come tigri e leoni, a altri grandi mammiferi come gli elefanti, a specie di insetti, rettili e anfibi velenosi, urticanti, tossici) “tutte specie che costituiscano pericolo per la salute e per l’incolumità pubblica o per la biodiversità nonché gli ibridi tra esemplari delle predette specie e di altre specie selvatiche o forme domestiche e le loro successive generazioni”.
I circhi e le mostre faunistiche viaggianti – per i quali un’altra Legge delega, approvata due mesi fa dalla Camera dei Deputati, ha previsto lo stop all’uso di tutti gli animali, non solo selvatici ed esotici – non potranno far riprodurre gli animali delle specie vietate dalla lista negativa e non potranno acquisirne altri. È finalmente prevista l’applicazione di queste norme di protezione degli animali anche agli ibridi, individui risultanti dall’incrocio di genitori di specie o sottospecie diverse, a prescindere dalle generazioni di incrocio. Saranno quindi vietate le “chimere” come i ligre (incrocio tra leone e tigre), i savannah (incroci tra gatti domestici e gattopardi-serval), o tra diverse sottospecie di tigri, oggi i più presenti nei circhi italiani.
Viene realizzata finalmente un’unica anagrafe nazionale di cani e gatti nonché delle strutture e degli operatori che li detengono a qualsiasi titolo e tutti gli altri animali – anche quelli ex “da reddito” - dovranno essere identificati e registrati nella Banca Dati Nazionale anche per realizzare maggiori e più efficaci controlli sulle loro condizioni e le strutture che li ospitano. Prevista identificazione obbligatoria e certificazione veterinaria degli animali in vendita anche via internet.Ecco le schede di approfondimento realizzate da Ilaria Innocenti dell’Ufficio Rapporti Istituzionali LAV: