Servono pene più severe e nuovi strumenti investigativi in grado di fare giustizia.
Strade pubbliche occupate illegalmente, decine di uomini e mezzi impiegati per proteggere le gare, video postati sui social come un vero e proprio rito collettivo che coinvolge decine di persone. A farne le spese sono i cavalli che vengono frustati, drogati di sostanze farmacologiche vietate, rinchiusi in ambienti malsani, costretti a gare su piste non idonee e in condizioni di estremo stress.
Abbiamo deciso di lanciare una petizione per chiedere al Governo e al Parlamento di tradurre in legge le proposte avanzate dalla Commissione.
FIRMA SUBITO PER DIRE STOP CORSE CLANDESTINE DI CAVALLI
UNA RELAZIONE IMPORTANTISSIMA
Il 24 luglio scorso nella Prefettura di Catania è
stata presentata una relazione storica: per la prima volta una Commissione
parlamentare d'inchiesta ha dedicato un intero dossier al fenomeno delle corse
clandestine di cavalli, all'interno dell'indagine sulle cosiddette “zoomafie”.
Infatti, la “Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite
connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari”
ha tra i suoi compiti stabiliti dalla legge anche quello di “indagare sulle
attività illecite legate al fenomeno delle cosiddette «zoomafie» e verificare
la corretta applicazione del Codice Penale”.
I numeri sono chiari: nel 2024 sono stati registrati 17 interventi delle forze dell'ordine, 7 corse clandestine denunciate, 70 persone denunciate, 29 cavalli e 1 pony sequestrati. Dal 1998 al 2024 compreso, grazie ai dati raccolti dall'Osservatorio Zoomafia LAV, sappiamo che sono state denunciate 4324 persone, sequestrati 1430 cavalli e bloccate 165 corse e gare clandestine. Un fenomeno endemico, con epicentro nel Sud Italia, in particolare Catania, Palermo, Messina e Ragusa, ma che si estende anche al Centro, coinvolgendo Lazio e Abruzzo.
LE RICHIESTE DELLA COMMISSIONE
Le proposte della Commissione nello specifico
intendono:
Si tratta di un cambio di rotta importante: la relazione propone strumenti nuovi e concreti per combattere un crimine radicato e pericoloso, troppo a lungo sottovalutato. La relazione analizza i vari aspetti dell'illegalità nelle corse clandestine di cavalli e delinea alcune proposte volte a rafforzare l'azione dello Stato e delle istituzioni con l'inasprimento delle pene, l'adozione di nuovi strumenti investigativi e di prevenzione e nuove misure amministrative e patrimoniali.
La nostra petizione è indirizzata al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, al Presidente del Senato Ignazio La Russa, al Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, e ai Capigruppo della Commissione Giustizia di Senato e Camera. Crediamo che questi provvedimenti siano necessari perché il contrasto alle corse clandestine di cavalli richiede un impegno coordinato e una visione strategica. È necessario agire sulla prevenzione, rafforzare gli strumenti investigativi, inasprire le pene, colpire le infrastrutture criminali per smantellare le radici profonde di un fenomeno che lede legalità e diritti degli animaliGianluca Felicetti, presidente LAV
FIRMA SUBITO PER DIRE STOP CORSE CLANDESTINE DI CAVALLI