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Elezioni europee 2024: "Anche gli animali votano", i 10 punti programmatici

Un manifesto per chiedere ai partiti e ai futuri candidati di sostenere concretamente la tutela degli animali in Europa.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 14 marzo 2024

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Stop al trasporto di animali vivi in Europa

Trasportati in camion affollati, con temperature troppo alte o troppo basse, in condizioni igienico sanitarie precarie: gli animali affrontano spesso viaggi estenuanti su strada, via mare, per ferrovia o per via area da/verso il territorio dell’Unione Europea, per una serie di ragioni diverse che li costringono ad essere spostati per finire in un altro allevamento, all’“ingrasso” o per la macellazione.

Inoltre, milioni di animali vengono trasportati anche fuori dai confini dell’Unione, dove è impossibile assicurare il rispetto delle norme minime di benessere previste dal Regolamento UE, con la grave conseguenza che gli animali rimangono senza alcuna protezione, neanche minima.

In Europa i requisiti minimi di tutela per gli animali trasportati sono previsti dal Regolamento 1/2005, nello specifico recepito in Italia con il Decreto Legislativo 151/2007, ma sono misure del tutto insufficienti e, come minimo, da rivedere e migliorare.

Numerose inchieste hanno, infatti, messo più volte in luce l'incapacità degli Stati membri dell'UE di far rispettare le norme. Anche quando la Legge viene rispettata, l’inadeguatezza della medesima e gli scarsi controlli causano sofferenza per le orribili condizioni di trasporto. Da sottolineare inoltre che lo stesso regolamento non viene applicato in egual modo in tutti gli Stati membri e questo comporta disomogeneità sanzionatoria e quindi di comportamento.

Le gravi criticità del trasporto di animali vivi sono state documentate proprio dalle Istituzioni europee in due analisi pubblicate dalla Commissione nel 2020. Entrambe, una prima sul trasporto su strada di animali vivi verso Paesi terzi e l'altra sul trasporto via mare, rivelano violazioni gravi e routinarie delle norme. Una situazione costante che palesa l’insita drammaticità nei continui disastri che si verificano nei lunghi viaggi, per esempio, verso i Paesi del Medio Oriente.

Anche la Corte dei Conti europea ha pubblicato, lo scorso aprile, una propria analisi sul trasporto di animali vivi nell’UE, con l’obiettivo di contribuire al dibattito in vista della promessa revisione normativa in materia di benessere degli animali.

Il trasporto animali nell’Unione Europea necessita di nuove norme, uniformi e più restrittive per assicurare la salute di animali allevati.

L’Europa deve dare seguito agli impegni già presi sulla riforma normativa per garantire maggiori tutele degli animali e scegliere, ambiziosamente, di porre fine ad un commercio crudele ed anacronistico. È necessario porre fine all’esportazione di animali vivi.

Bisogna ascoltare la voce dei tanti cittadini e delle tante cittadine che da tempo chiedono maggiori tutele per gli animali allevati, anche attraverso riduzione al minimo del trasporto di animali vivi (situazione di per sé estremamente stressante) e attraverso nuove regole e controlli serrati che assicurino condizioni di trasporto adeguate. Un’ampia maggioranza di cittadini europei richiede maggiori tutele per il benessere degli animali durante il trasporto, come dimostra l’ultimo Eurobarometro sul tema, sondaggio condotto dall’UE stessa: il 94% dei cittadini europei sono a favore di mettere fine alle esportazioni di animali vivi.

LAV sta lavorando, anche insieme ad altre organizzazioni italiane ed europee, per far sì che il Governo italiano si impegni a definire una posizione sul tema. Infatti, le varie DGs della Commissione stanno lavorando sulle proprie priorità da trasmettere alla prossima Commissione Europea e in questa occasione abbiamo ribadito le priorità vedono maggiori tutele per gli animali allevati, anche attraverso riduzione al minimo del trasporto di animali vivi e attraverso nuove regole e controlli serrati che assicurino condizioni di trasporto adeguate.

DISCUSSA IN PLENARIA AL PARLAMENTO UE LA REVISIONE DELLE REGOLE SULLA TUTELA DEGLI ANIMALI ALLEVATI

Inoltre oggi, 14 marzo, si è tenuta al Parlamento Europeo l’interrogazione orale sul benessere animale per discutere sulla normativa che dovrebbe tutelare gli animali allevati in tutta Europa. È fondamentale ribadire che il fatto che l’Europa abbia regole tra le più stringenti al mondo in tema di animali allevati non significa che siano regole sufficienti a garantire agli animali la tutela necessaria.

Tanto è che le stesse norme ora vigenti non assicurano che, soprattutto le importazioni, rispettano gli standard. E una testimonianza importante e recente di ciò lo è il documentario "Food For Profit." Come già evidenziato, tra l’altro, la stessa commissione di inchiesta sulla protezione degli animali durante il trasporto aveva sottolineato le gravi criticità e sofferenze di milioni di animali trasportati dentro e fuori i confini europei.

La Commissione europea deve ascoltare le richieste dei tantissimi cittadini e rendere effettivo il Green Deal e la strategia Farm to fork, perchè il futuro è e deve essere un sistema alimentare sostenibile, senza sofferenze per gli animali e con aiuti agli agricoltori per la transizione.

ELEZIONI EUROPEE 2024: FACCIAMO LA NOSTRA PARTE!

Il prossimo assetto del Parlamento Europeo è importante anche per gli animali. Bisogna decretare misure stringenti per la loro tutela a fronte di sofferenze intollerabili.

Tu puoi fare la tua parte: i prossimi deputati avranno una voce in capitolo per migliorare la situazione, scegli chi si impegnerà su questo!  

“Vote For An!mals” è una campagna svolta insieme ad Eurogroup con il contributo di decine e decine di associazioni in tutti e 27 i Paesi UE.