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"Quattro zampe che cambiano la vita", il nostro progetto con il Ministero della Salute

Sei articoli di approfondimento che nascono con l’intento di fornire uno strumento utile sia per chi vuole adottare un amico a quattro zampe, sia per chi già ci vive.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 12 dicembre 2022

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4 Zampe che cambiano la vita

La guida per un'adozione e una corretta convivenza con cani e gatti. SCARICA LA GUIDA

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I nostri consigli per conoscere davvero un gatto e un cane

IL GATTO

Per comprendere un gatto ricordiamoci sempre che è sia predatore che preda. Potremo così spiegarci la sua innata curiosità e la sua prudenza sospettosa. I gatti sono cacciatori solitari, che possono vivere in comunità solo quando le risorse sono abbondanti.

Vediamo come assicurare benessere ai nostri felini attraverso pochi suggerimenti:

I MICINI DEVONO RESTARE CON LA MADRE IL GIUSTO TEMPO

Salvo trovare degli orfani, non staccare mai prima dei 2 mesi i cuccioli dalla mamma

NON GIOCARE CON LE MANI O CON I PIEDI

Servirsi sempre di strumenti di gioco come palline o cannetta con giochino all’estremità del filo

EVITARE DI FAR CONVIVERE MOLTI GATTI

Una casa piccola non dovrebbe accogliere più di un gatto

ARRICCHIRE LA CASA

Prevedere mensole che permettano di esplorare lo spazio delle nostre case in verticalità, consentendo al gatto di farlo transitare su armadi e pensili. Predisporre tane dove possa nascondersi e luoghi di riposo situati lungo i percorsi. Possiamo acquistarli o affidarci al fai da te.

PROPORRE GIOCHI

Il gatto è un predatore ed i giochi sono mirati a simulare attività di caccia. Anche una pallina lanciata costituisce per lui una preda da inseguire. Ci sono giochi dove può “stanare” bocconcini dal loro interno

VARIARE

Variare è di per sé uno stimolo costante ad imparare ed a mettersi in gioco per elaborare nuove strategie. La noia è nemica del benessere

ALIMENTAZIONE

Somministrare almeno 5 pasti al giorno oppure lasciare il cibo a disposizione. Se la sua vita in casa non è monotona non mangerà più del necessario. Possiamo ogni tanto offrire qualcosa di più appetitoso per rinforzare la relazione con noi

LA MAPPA DEL MONDO

Per questa specie il territorio è di fondamentale importanza e la sua maniera di tracciarlo avviene attraverso deposizione di sostanze che prendono il nome di feromoni. Ogni cambiamento degli odori in casa può creare problemi perché altera la sua mappa mentale del territorio. Anche il cambio d’odore dopo ospedalizzazione di un gatto convivente può far insorgere un conflitto

OSSERVARE GLI INDICATORI DI STRESS

Un animale che non si lecca più o che, al contrario, lo fa in maniera ossessiva, che deposita pipì fuori dalla lettiera, che aggredisce, che sta appartato, che muove i muscoli della pelliccia dorsale, potrebbe avere un disagio su cui indagare

RISPETTARE I TEMPI E GLI SPAZI

Il gatto generalmente non ama essere manipolato in continuazione e soprattutto ama scegliere quando interagire

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IL CANE

L’adozione di un cane è spesso banalizzata: non è sufficiente una casa, una ciotola piena e tanto affetto da regalare, dobbiamo anche conoscerlo e rispettarlo.

Una volta soddisfatte le sue necessità fisiologiche (acqua pulita, un ricovero, cibo di buona qualità e cure mediche), proviamo a comprendere ciò che è meno scontato:

FAVORIRE NEL CUCCIOLO LA CONOSCENZA

È nei primi mesi di vita che il cane si apre al mondo: ciò che non conoscerà (rumori stradali, persone vestite diversamente, altri cani…) lo spaventerà condannandolo a diventare un adulto aggressivo o timoroso. Anche rispettare i tempi vaccinali non significa lasciarlo fuori dal mondo

TUTELARLO

Esporlo a stimoli sgradevoli (ad es. bimbi invadenti) non lo fa sentire al sicuro

NO AI CONTINUI “NO”

Una educazione coercitiva o violenta ed i continui “NO”, non creano una relazione profonda e soddisfacente per entrambi. Meglio capire perché si comporta male e offrirgli qualcosa di diverso da fare

CONOSCERNE LA COMUNICAZIONE

Riusciremmo a comprendere il pensiero di un amico se non ci fosse un linguaggio condiviso? Errori nella comunicazione spesso sono fonte di problemi comportamentali anche gravi

MIGLIORARE LA SUA AUTOSTIMA

Proporre attività (mobility dog, giochi di attivazione mentale, giochi di fiuto…) lo rende consapevole delle sue capacità

CONOSCERNE LE ATTITUDINI

Il cane ha caratteristiche innate, legate alla razza o individuali se è un meticcio. Saper riconoscere tali tendenze serve per realizzare le potenzialità e soddisfare i bisogni profondi. Assecondiamone le necessità chiedendoci cosa amano fare: stare con altri cani o con noi, andare ad esplorare il mondo, accudire, difendere il territorio, proteggere la famiglia, collaborare, muoversi ecc.

TEMPO CON LUI

Il cane non dovrebbe essere lasciato troppo tempo solo, neanche in giardino. Per lui la solitudine è innaturale, dobbiamo insegnargliela, ma senza chiedergli troppo. I momenti insieme devono essere di qualità e realmente condivisi, non sempre basta essere fisicamente insieme. Giocare, accarezzarlo, condividere un’attività fisica, uscire insieme, accudirlo sono alcune delle cose da fare.

VARIARE

Le attività da fare o i posti dove portarlo non dovrebbero restare sempre i soliti. Si migliora con le novità ed imparando ad affrontarle. La noia spesso porta a comportamenti indesiderati come le distruzioni

APPRENDERE

Mantenere viva la sua intelligenza attraverso novità da imparare rafforza la relazione con noi, lo rende felice e contribuisce ad assicurare una vecchiaia di successo

CONSENTIRGLI DI ANNUSARE

L’olfatto è il suo senso più importante e la conoscenza del mondo avviene soprattutto così, lasciamoglielo fare senza infastidirci


approfondimenti a cura della dott.ssa Giusella Massari

Ripercorri la storyline

mercoledì 07 dicembre 2022

La terribile pratica del traffico di cuccioli, ecco come funziona

Strappati alle cure materne verso i 30–40 giorni di vita, quando hanno l’aspetto tenero e buffo che piace tanto all’acquirente, cani e gatti viaggiano, spesso accompagnati da passaporti falsi o falsificati. Altri arrivano nascosti nei bagagliai di auto. Un trasporto in un bagagliaio può arrivare anche a 50 cuccioli. Altri ancora arrivano nascosti in furgoni o tir, persino in aereo. Il viaggio può durare anche 48 ore. 48 ore d’inferno per essere poi venduti in negozi, allevamenti, su internet, ai caselli autostradali e persino con consegna a domicilio.

Sono i cuccioli di cane e, sebbene in numero sensibilmente inferiore, di gatto provenienti dall’Europa dell’Est, da Paesi comunitari e no, vittima di un fenomeno illegale: il traffico di cuccioli.

Nei Paesi di origine i giovanissimi animali sono comprati per pochi euro. La loro mortalità è alta: si stima che sia intorno al 50% tra il trasporto e dopo l’arrivo in Italia.

I principali committenti di cuccioli introdotti in modo illegale, precocemente strappati alle cure delle loro madri costrette a continue gravidanze, sono negozianti e allevatori. Questi arrivano perfino a mostrare agli ignari acquirenti finali presunti madri e padri “made in Italy” e propongono anche il pedigree a pagamento, quindi falso come la restante documentazione che accompagna i cuccioli.

Questo traffico illegale è reso possibile da organizzazioni capillari – allevatori, trasportatori, negozianti, purtroppo anche veterinari come accertato da sentenze di condanna - che si occupano di ogni fase legata alla vendita dei cuccioli: dall’acquisto fuori Italia, all’introduzione nel nostro Paese, alla contraffazione dei documenti, alla commercializzazione vera e propria.

Talvolta si tratta di vere e proprie organizzazioni criminali. La presenza dietro questo traffico di organizzazioni dedite ai traffici zoomafiosi è confermata anche dal Rapporto Zoomafia della LAV.

Già nel 2001 lancia l’allarme e nel 2010, grazie alla campagna lanciata nel 2008 “Rompiamo le scatole ai trafficanti di cuccioli”, finalmente l’Italia è il primo paese in Europa a prevedere uno specifico reato che sanziona penalmente i trafficanti.

Il modo migliore per contrastare l’illegalità resta comunque la presa di coscienza del cittadino: perché questo odioso fenomeno abbia veramente fine è necessario che si smetta di mercificare la vita scegliendo sempre l’adozione da un canile o gattile all’acquisto. Migliaia di animali di ogni età e taglia sono in attesa di una famiglia ed è un dovere morale dare loro una vita serena, la cura e l’affetto che meritano.


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mercoledì 07 dicembre 2022

Convivere a norma di legge con cane e gatto

Scegliere di vivere con un gatto o un cane è un atto di amore e porta gioia ogni giorno. Allo stesso tempo è anche qualcosa che cambia profondamente la vita nella sua essenza quotidiana, per questo è una scelta che va fatta responsabilmente e con la consapevolezza di prendersi un grande impegno, del tutto analogo ai doveri che un genitore ha nei confronti di un figlio ed anche fondamentale conoscere le leggi che regolano la convivenza. Di seguito alcune regole, ma non dimenticarti di consultare il Regolamento per la tutela degli animali del Comune nel quale vivi.

Identificato e protetto

È obbligatorio provvedere all'identificazione e alla registrazione dei cani nell’Anagrafe degli animali d’affezione entro i due mesi di vita. L'iscrizione dei gatti, ad eccezione di Lombardia e Puglia e fino a quando non saranno pienamente operative nuove norme nazionali, è invece su base volontaria. Per entrambi è sempre obbligatoria per poter acquisire il passaporto europeo, per recarsi all’estero.

Guinzaglio e museruola

È obbligatorio l’utilizzo del guinzaglio durante la conduzione dell’animale del cane nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai Comuni. La museruola (rigida o morbida) va sempre portata con sé e indossata in caso di bisogno e nel caso di richiesta delle autorità competenti. I cani dichiarati dal Servizio veterinario ad aggressività non controllata devono sempre essere condotti con guinzaglio e museruola.

Omessa custodia

I cani devono essere custoditi in modo adeguato a impedirne la fuga e il vagabondaggio. La questione è disciplinata dall’articolo 672 del Codice penale che punisce l’omessa custodia e il malgoverno di animali.

Visite veterinarie

È buona regola far visitare il cane e il gatto periodicamente, almeno una volta l’anno e sempre in caso abbia bisogno di cure. L’obbligo di assistenza veterinaria è stato sancito dalla Corte di Cassazione che “determinare sofferenza non comporta necessariamente che si cagioni una lesione all’integrità fisica dell’animale potendo la sofferenza consistere in soli patimenti.”

Decesso del cane o del gatto

La legge considera le salme degli animali rifiuti speciali e dunque da incenerire. È però possibile, laddove ne esista uno, seppellirle in cimiteri per animali da compagnia. Ne è consentito anche il sotterramento in terreni di privati a condizione che il Servizio Veterinario pubblico decida che non vi sono controindicazioni di carattere sanitario all’inumazione.

COMPORTAMENTI VIETATI

Taglio di coda e orecchie e interventi estetici

Sono vietati gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia, o finalizzati ad altri scopi non curativi come ad esempio il taglio della coda, delle orecchie, la recisione delle corde vocali e l’esportazione delle unghie e dei denti.

Collari elettrici

L'uso di strumenti coercitivi come i collari elettrici o con punte configura il reato di maltrattamento. Alcuni Regolamenti comunali per la tutela degli animali prevedono anche il divieto del collare a strozzo. La Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia interviene sul tema prevedendo all’articolo 7 il divieto di addestramento con metodi cruenti:

Nessun animale da compagnia deve essere addestrato con metodi che possono danneggiare la sua salute ed il suo benessere, in particolare costringendo l’animale ad oltrepassare le sue capacità o forza naturale, o utilizzando mezzi artificiali che causano ferite o dolori, sofferenze ed angosce inutili.



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mercoledì 07 dicembre 2022

La sterilizzazione dei cani e dei gatti

L’intervento per la sterilizzazione dei cani e dei gatti si va diffondendo sempre più negli ultimi anni vincendo una ritrosia inizialmente diffusa, diffidenza che tuttora si manifesta nei confronti... LEGGI I DETTAGLI

L’intervento per la sterilizzazione dei cani e dei gatti si va diffondendo sempre più negli ultimi anni vincendo una ritrosia inizialmente diffusa, diffidenza che tuttora si manifesta nei confronti dell’intervento dei cani maschi.

L’intervento può essere un modo per evitare problematiche di vario tipo. Nei felini, l’intervento impedisce le manifestazioni tipiche delle femmine che hanno cicli estrali ripetuti e ravvicinati, se non sopraggiunge l’accoppiamento, contrassegnati da vigorosi richiami sonori intollerabili nelle abitazioni mentre i maschi interi non possono fare a meno di segnare il territorio, ripetutamente, con le loro urine, abitudine certamente non gradita in un’abitazione.

Nelle colonie, la sterilizzazione è necessaria per contenere il numero degli individui. In ogni caso non è consigliabile ricorrere ad altri sistemi farmacologici poichè non sono duraturi e ne richiedono la ripetizione, possibile in famiglia ma difficile o impossibile nelle colonie, dovendo aggiungere che non sono del tutto escludibili conseguenze negative. L’intervento non è solo una questione di interessi umani, è utile anche all’animale perché, se non si lascia accoppiare, si provoca un forte stress in quanto si impedisce il soddisfacimento di un bisogno etologico, qual è la ricerca del partner nel periodo estrale.

Per i cani le conseguenze dell’estro sarebbero meno impattanti; nelle femmine inducono un qualche cambiamento di comportamento, che poi rientra come le caratteristiche perdite ematiche, mentre il maschio risente delle emissioni ormonali delle femmine e reagisce, in relazione al proprio modo di essere, più o meno vivacemente, anche diminuendo o sospendendo l’alimentazione. In questo caso la sterilizzazione è una decisione che diminuisce lo stress dell’animale, poiché sia il maschio sia la femmina vivono quel momento come la negazione di un bisogno basilare di ricerca del partner, la femmina per stimolazione endogena il maschio in risposta alla percezione dell’ormone femminile.

Nelle femmine di cane la sterilizzazione è anche una forma di prevenzione sanitaria in quanto si evita sicuramente la formazione di infezioni uterine oltremodo pericolose; l’intervento inoltre garantisce la sicurezza dell’impossibilità della riproduzione, risultato apprezzabile in Italia dove sono ancora migliaia i cani in cerca di famiglia ospitati nei rifugi, in assoluta maggioranza figli di nascite non controllate e regali non più graditi con il passare del tempo.

L’intervento sul cane maschio, anche se molte persone sono tuttora poco propense a farlo effettuare, andrebbe considerato rispetto alla reazione del cane in quanto può accadere che lo stress accumulato dall’animale in seguito alla stimolazione provocata dagli ormoni sessuali femminili sia causa di un comportamento facilmente irritabile. I sistemi farmacologici hanno le stesse problematiche evidenziate nel caso dei felini, possono dare luogo a conseguenze negative e non sono definitive ma devono essere ripetute.

Esaminando la questione, si deve accettare l’idea che non vi siano controindicazioni per la sterilizzazione e che contrasta una possibile causa di stress per gli animali.

articolo a cura del Dott. Enrico Moriconi

Scopri il nostro progetto di sterilizzazioni in Sardegna

Insieme al Comune di Villasimius abbiamo avviato un progetto di sterilizzazione e microchippatura dei gatti liberi sul territorio. Un programma innovativo che il Comune ha deciso di finanziare proprio con i fondi derivanti dalla tassa di soggiorno! I nostri volontari di LAV Cagliari si occupano dal 2020 dei randagi di Villasimius a seguito delle numerose richieste di aiuto e, dopo una prima fase pilota che ha interessato due colonie feline, siamo felici di iniziare questo progetto a lungo termine.


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martedì 29 novembre 2022

Adottare un cane o un gatto, consigli per una scelta consapevole

Sempre più famiglie in Italia scelgono di accogliere in casa un cane o un gatto. È un grandissimo atto d’amore che comporta responsabilità, consapevolezza e lucidità, una scelta che non può pre... LEGGI I DETTAGLI

Sempre più famiglie in Italia scelgono di accogliere in casa un cane o un gatto. È un grandissimo atto d’amore che comporta responsabilità, consapevolezza e lucidità, una scelta che non può prescindere dal coinvolgimento dell’intero nucleo familiare.

Se da una parte, infatti, la compagnia di un amico a quattro zampe è emotivamente arricchente ed entusiasmante, dall’altra, comporta un inevitabile cambiamento delle proprie abitudini, delle proprie aspettative e del proprio stile di vita.

Non bisogna fare l’errore di credere che un cane sia, ad esempio, solo la passeggiata quotidiana, magari con fretta e nervosismo per il tempo che incombe, sia solo una ciotola di cibo da riempire due volte al giorno, o sia solo la visita annuale per i vaccini: È molto di più: è un rapporto che va costruito nel tempo con pazienza e costanza, agendo sul piano della comunicazione e dello scambio.

Non è infatti importante solo la quantità, ma anche la qualità del tempo che avete da offrire al vostro nuovo amico. Occorre considerare che, almeno nella fase iniziale della convivenza, si possono presentare piccoli e grandi problemi legati ai tempi di inserimento dell’animale, alla sua storia pregressa, al suo carattere e, ovviamente, alla vostra esperienza.

Infine, ma non meno importante, è una scelta che comporta anche delle ricadute di tipo economico che vanno prese in considerazione in termini di gestione: alimentazione idonea, visite specialistiche, eventuale supporto di un educatore cinofilo, eventuali pensioni e/o asili, imprevisti.

Accogliere un cane o un gatto nella vostra vita deve essere una scelta motivata da determinazione e consapevolezza, il più possibile scevra da pregiudizi o da condizionamenti di “moda” ed estetica.

Se davvero volete adottare un animale (nessuna vita si compra!) recatevi in uno dei tanti canili/gattili presenti in Italia; fatevi consigliare e guidare da personale esperto. Esprimete le vostre esigenze, le vostre esperienze e, perché no, i vostri dubbi e perplessità: aiuterà voi e il futuro amico a quattro zampe a costruire un rapporto sereno ed equilibrato.

È importante anche comprendere che le esperienze passate sono importanti, ma ogni adozione rappresenta una storia a sé stante ed è impensabile presupporre di replicare la stessa esperienza con ogni cane e gatto che si adotta. Bisognerebbe essere in grado di mettersi sempre in discussione e di provare il più possibile a capire il nuovo individuo che è entrato a far parte della famiglia. Più ci si mette in gioco e più sarà facile stabilire, con il tempo, una relazione solida.

Un consiglio è quello di aspettare (almeno un mese circa) per cominciare a capire il vero carattere del nuovo arrivato. Occorre dare il giusto tempo per permettergli di ambientarsi e di capire come “funziona” la sua nuova vita.

Per il resto, bisogna essere accoglienti e ben disposti ad affrontare eventuali piccoli o grandi problemi e a cominciare una nuova vita insieme. La vostra nuova vita con un amico a quattro zampe sarà, comunque, un’esperienza unica.


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