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Fermiamo gli ammazzalupi. È un’emergenza: resta poco tempo per salvare gli animali!

Per la prima volta in Italia dopo decenni i lupi sono a rischio uccisione. Animali selvatici che possono essere tenuti lontani, senza ucciderli.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 21 settembre 2023 11:34

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Il Consiglio di Stato salva nuovamente i lupi trentini

Con il decreto pubblicato questa mattina, il Presidente della terza sezione del Consiglio di Stato ha sospeso il via libera all’uccisione di due lupi a caso tra quelli presenti nella zona di malga Boldera nella Lessinia trentina.

La decisione avrà effetto fino al prossimo 28 settembre quando l’udienza collegiale del TAR di Trento deciderà se confermare o meno la sospensione.

I lupi trentini sono di nuovo salvi grazie al rapido intervento delle associazioni. Ora il lavoro incessante dei nostri legali si concentra sull’udienza del 28 settembre e sullo smontare le argomentazioni utilizzate da Fugatti per giustificare l’uccisione dei lupi. LAV, Lndc Animal Protection e WWF

Si tratta infatti di argomentazioni molto deboli, che consentono l’uccisione dei lupi nonostante le predazioni a malga Boldera possano essere ricondotte a guasti o malfunzionamenti delle recinzioni elettrificate, come emerge dalla documentazione depositata dalla stessa provincia di Trento.

Il Consiglio di Stato infatti ha ritenuto che ‘nella comparazione degli interessi coinvolti nella fattispecie, quello economico, pur costituzionalmente rilevante, può ritenersi recessivo alla luce della risarcibilità delle posizioni coinvolte e della possibilità, da parte dell’Amministrazione, di incentivare l’adozione di eventuali misure organizzative idonee ad evitare danni".

Non possiamo tollerare che due lupi presi a caso tra quelli presenti nell’area siano uccisi perché le misure di prevenzione erano inefficaci, si tratterebbe di un atto crudele oltre che illegittimo perché violerebbe le norme europee poste a protezione dei lupi.Associazioni

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lunedì 18 settembre 2023

Bolzano: TAR sospende anche secondo tentativo della Provincia di uccidere due lupi

Questa mattina il Presidente del TAR di Bolzano ha firmato il decreto che sospende anche il secondo decreto della Provincia di Bolzano con il quale il Presidente Kompatscher aveva autorizzato l’uccisione di due lupi a caso del branco orbitante nell’area del Comune di Castelbello-Ciardes e limitrofi.

Il ricorso presentato in urgenza sabato scorso da LAV, LNDC Animal Protection e WWF ha così nuovamente impedito l’uccisione di lupi accusati di predare animali allevati senza alcuna protezione, senza recinzioni elettrificate, senza cani da guardiania e senza neppure il controllo dei pastori. In tutto il mondo questi sistemi sono comunemente utilizzati proprio per prevenire le predazioni, ma in provincia di Bolzano nel 2022 solamente 33 pascoli li utilizzavano su un totale di quasi 1.500 malghe attive, nonostante siano forniti gratuitamente dalla Provincia.

L’ostinazione dimostrata dal duo Kompatscher-Shuler nel voler uccidere due lupi, ben sapendo che anche questo secondo tentativo sarebbe stato sospeso come già accaduto per il primo, conferma che il loro obiettivo è solo quello di raccogliere un po’ di consenso politico in vista delle prossime elezioni, giocando con la pelle dei lupi, utilizzati come moneta di scambio con le frange più estreme del mondo allevatoriale altoatesino che da anni diffonde sul territorio provinciale immagini e slogan anti-lupo, rifiutandosi di utilizzare gli efficaci sistemi di prevenzione delle predazioni.     

Non comprendiamo come effettivamente si possa pensare di ottenere risultati concreti reiterando provvedimenti che la giustizia amministrativa ha già censurato. Confidiamo che si voglia aprire una fase di confronto nuova e che i futuri rappresentanti  che cittadini della provincia di Bolzano sceglieranno il prossimo 22 ottobre  qualcun altro per rappresentarli, siano più indipendenti rispetto agli interessi particolari e più attenti alla convivenza fra gli animali selvatici e le attività umane. LAV, LNDC e WWF  

Il 10 ottobre il collegio del TAR di Bolzano potrà confermare la decisione odierna assieme a quella precedente di sospensione dell’uccisione di due lupi nell’area del comune di Selva dei Molini, entrambe già in linea con i recenti orientamenti del Consiglio di Stato, e valutare anche il decreto che ha istituito il regolamento relativo all’istituzione delle zone pascolive protette e le regole per poter uccidere i lupi.


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venerdì 15 settembre 2023

Consiglio di Stato conferma necessità di sospendere l’uccisione dei lupi almeno fino al 28 settembre

È sempre più difficile da dipanare la questione che riguarda la decisione di Fugatti di uccidere due lupi della Lessinia.

Dopo che questa mattina il Tar di Trento aveva rinviato la decisione sulla sospensiva al 28 settembre, nel tardo pomeriggio il Presidente della terza sezione del Consiglio di Stato ha emesso un’ordinanza che in buona sostanza ribadisce quanto già affermato il giorno 11 agosto con proprio decreto presidenziale, ovvero che nessuno dovrà toccare i lupi almeno fino all’udienza del 28 settembre.

Si legge infatti testualmente nel provvedimento ‘ferma restando fino ad allora ( cfr 28 settembre)  la possibilità per l’amministrazione di non portare ad esecuzione il provvedimento gravato in ragione della irreversibilità degli effetti dello stesso’ .Sarà infatti sufficiente, scrive il Collegio, che le Associazioni presentino una nuova istanza con la richiesta di misure cautelari provvisorie al Presidente del TAR di Trento e nel mentre.

Si tratta di una situazione kafkiana dovuta esclusivamente alla assurda frenesia che si è impossessata di Fugatti trasformato oramai in una specie di Dracula alla frenetica ricerca di sangue, che sia degli orsi o dei lupi come in questo caso ma fortunatamente il nostro ufficio legale e i nostri avvocati sono già al lavoro a garanzia della vita dei due lupi.Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici

È infatti in via di deposito l’atto indicato dal Consiglio di Stato quale salvacondotto che confidiamo garantirà la sopravvivenza dei lupi almeno fino all’udienza del 28 settembre.

Udienza nella quale saranno portate ulteriori evidenze, una fra tutte il fatto che oramai non ci saranno più animali negli allevamenti della Lessinia che potrebbero essere a rischio predazione, così da garantire la libertà e la vita dei due lupi. Questo elemento è riportato nella causa dei lupi condannati a morte in provincia di Bolzano dallo stesso TAR di Bolzano e che ha consentito di sospenderne l’uccisione.

Sabato 16 settembre dalle 14.00 la LAV sarà a Trento per una grande manifestazione nazionale nella quale ribadiremo il nostro "NO” a qualsiasi azione che possa nuocere ai lupi e agli altri animali selvatici.   


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venerdì 15 settembre 2023

Bolzano: TAR sospende esecuzione lupi condannati

Grande risultato ottenuto grazie al  ricorso depositato ieri - con le altre Associazioni - per bloccare le procedure avviate dalla provincia per uccidere due lupi nel Comune di Selva dei Molini. ... LEGGI I DETTAGLI

Grande risultato ottenuto grazie al  ricorso depositato ieri - con le altre Associazioni - per bloccare le procedure avviate dalla provincia per uccidere due lupi nel Comune di Selva dei Molini.

Il Presidente del Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Bolzano ha firmato poco fa il decreto che salva la vita, sicuramente fino all’udienza collegiale del 10 ottobre, ai due lupi condannati a morte dall’accoppiata Kompatscher-Schuler e che comunque certifica la prima sonora sconfitta al primo atto della Giunta uscente sui lupi. Ora i forestali che erano alla ricerca dei due animali rientrino subito nei loro uffici, scaricando i fucili e lasciando vivere gli animali secondo la loro natura. LAV, Lndc Animal Protection e WWF

Il Presidente del TRGA, anche richiamando il fatto che oramai il periodo dell’alpeggio è pressoché terminato, con conseguente significativa riduzione del rischio di predazioni di lupi, ha quindi disposto la sospensione del decreto del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano n. 1 del 9.9.0223, avente ad oggetto: “Prelievo di numero 2 lupi ai sensi dell'art. 16 della direttiva 92/43/CEE e dell'art. 3 della legge provinciale 10/2023”, fino alla trattazione collegiale prevista alla prossima Camera di Consiglio già fissata per il prossimo 10 ottobre.

Ringraziamo i nostri legali Michele Pezone e Paolo Letrari che hanno prontamente raccolto la richiesta di depositare in emergenza il ricorso che oggi ha consentito di salvare la vita dei due lupi. LAV, Lndc Animal Protection e WW

Al Parlamento Europeo intanto è stata discussa la revisione dello stato di protezione dei grandi carnivori e gli europarlamentari italiani di maggioranza e opposizione, con la sola eccezione di M5S, hanno ripiegato su posizioni antilupi.


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mercoledì 13 settembre 2023

Domani il Consiglio di Stato decide della vita dei lupi trentini

Dopo che Fugatti aveva condannato a morte due lupi a seguito di alcune predazioni avvenute a malga Boldera, nella Lessinia trentina, le associazioni LAV, Lndc Animal Protection e WWF, avevano presen... LEGGI I DETTAGLI

Dopo che Fugatti aveva condannato a morte due lupi a seguito di alcune predazioni avvenute a malga Boldera, nella Lessinia trentina, le associazioni LAV, Lndc Animal Protection e WWF, avevano presentato ricorso al TAR di Trento per bloccare l’esecuzione della condanna.

Il Presidente del TAR aveva però respinto il ricorso, nonostante fosse evidente che le predazioni erano conseguenza, in molti casi, dell’inadeguatezza e della scarsa manutenzione dei recinti elettrificati, rimandando all’udienza collegiale prevista per il 14 settembre.

Si veniva così a creare un paradosso giudiziario per cui il giorno dell’udienza si sarebbe potuto decidere sulla legittimità dell’atto, con i due lupi già uccisi.

Per questo motivo le associazioni avevano presentato appello al Presidente del Consiglio di Stato che, con il suo decreto dell’11 agosto scorso, aveva riconosciuto la validità delle loro argomentazioni, disponendo che l’uccisione doveva essere sospesa fino al 14 settembre, data prevista per l’udienza collegiale dello stesso Consiglio di Stato.  


Domani quindi si decide della vita di due lupi che potrebbero essere uccisi a caso tra quelli che vivono nella zona incriminata già sapendo, per stessa ammissione della provincia di Trento, che le predazioni sono avvenute nella maggior parte dei casi perché i sistemi di protezione non erano stati curati, una situazione quindi che ci fa sperare per una conclusione positiva del procedimento.

Le norme europee, infatti, sono molto chiare e prevedono che i lupi possano essere uccisi in deroga alle norme di protezione, solamente dopo che si sia dimostrata l’inefficacia degli strumenti di prevenzione delle predazioni. Ma nel caso di malga Boldera tali strumenti erano semplicemente non funzionanti, come riportato nella documentazione fornita dalla provincia di Trento. 

Attendiamo quindi con fiducia l’esito dell’udienza di domani al Consiglio di Stato, ribadendo che non c’è alternativa all’adozione di sistemi efficaci di prevenzione delle predazioni e alla loro puntuale manutenzione, in provincia di Trento come in tutto il Paese uccidere i lupi non solo viola le norme nazionali ed europee, non solo non garantisce il contenimento delle predazioni, ma rappresenta una feroce crudeltà.Associazioni

L’udienza prevista al TAR di Trento nella stessa giornata di domani sarà invece rinviata a seguito del deposito, da parte dei legali delle associazioni, di un nuovo ricorso per motivi aggiunti che intende verificare la legittimità del parere espresso da ISPRA circa l’uccisione dei due lupi.


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lunedì 11 settembre 2023

Bolzano: sconfitta del partito 'ammazzalupi'

Dopo l’annuncio in pompa magna del 17 agosto con il quale l’Assessore all’agricoltura della Provincia di Bolzano, Schuler, annunciava di avere richiesto a Ispra la possibilità di uccidere i lup... LEGGI I DETTAGLI

Dopo l’annuncio in pompa magna del 17 agosto con il quale l’Assessore all’agricoltura della Provincia di Bolzano, Schuler, annunciava di avere richiesto a Ispra la possibilità di uccidere i lupi, nulla è cambiato, nessuno può torcere un solo pelo ai lupi!

Infatti il quotidiano online Salto.bz nell’edizione del 2 settembre riporta un articolo a firma Mauro Fattor nel quale si ipotizza che sia ISPRA, sia l’Osservatorio Provinciale abbiano dato parere negativo alla richiesta di uccisione dei lupi formulata dalla Provincia di Bolzano.

Se fosse confermato dagli atti che abbiamo già chiesto formalmente a Ispra il 25 agosto scorso, si tratterebbe dell’ennesima sconfitta del partito ammazzalupi, capitanato in provincia di Bolzano dall’accoppiata Kompatscher-Schuler, Presidente e Assessore all’agricoltura che si vogliono prendere gioco di leggi, regolamenti e scienza pur di soddisfare le richieste di quella parte più retriva del mondo agricolo/allevatoriale che non vuole utilizzare i mezzi di prevenzione delle predazioni.

Mezzi che già esistono e che hanno dimostrato la loro piena efficacia, ma che vengono regolarmente snobbati sostanzialmente per pigrizia, visto che sono ceduti a titolo gratuito dalla stessa provincia.

Abbiamo sollecitato ISPRA per ottenere i pareri forniti alla Provincia, appena in nostro possesso li renderemo pubblici.

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sabato 9 settembre 2023

Gli Ammazzalupi

I lupi: animali protetti in tutta Italia.Tranne che in DUE PROVINCE, che hanno emesso provvedimenti 'ammazzalupi'.Siamo contrari a qualunque uccisione di animali, ma ammazzare dei lupi... LEGGI I DETTAGLI

I lupi: animali protetti in tutta Italia.
Tranne che in DUE PROVINCE, che hanno emesso provvedimenti 'ammazzalupi'.
Siamo contrari a qualunque uccisione di animali, ma ammazzare dei lupi a caso evidenzia ancora di più che si tratta solo di sanguinaria e assurda vendetta.

PER I LUPI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO LA DATA È: 2 SETTEMBRE

Pochi giorni fa la Provincia Autonoma ha definito l’istituzione delle cosiddette “zone pascolive protette”. 

Si tratta, in sostanza, delle aree dove sarà possibile uccidere i lupi. Parliamo del 98% delle malghe presenti sul territorio.

Agricoltori e allevatori sudtirolesi da sempre rifiutano l’adozione delle misure di prevenzione dalle predazioni del lupo, come avviene invece nel resto d’Italia. Nel 2022 abbiamo potuto dimostrare che nelle 1.488 malghe attive c’erano solamente 33 recinti anti-predazione.

La Provincia di Bolzano dichiara di avere già chiesto il parere di ISPRA per procedere con le uccisioni, e in caso di riscontro positivo (come temiamo) già dal  2 settembre  i fucili dei forestali dipendenti dalla stessa Provincia potrebbero iniziare a sparare. 

IL TEMPO STA PER SCADERE

PER I LUPI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO LA DATA È: 14 SETTEMBRE

La guerra dichiarata dal presidente della Provincia Autonoma di Trento ai lupi (e agli orsi) è ormai nota ed ha visto diverse tappe.

In sostanza, Fugatti vuole uccidere due lupi, a caso, nel branco colpevole di non essere stato tenuto lontano da un allevamento di pecore nella Lessinia trentina. Le misure anti-predazione incruente non erano infatti state messe correttamente in atto: le recinzioni elettrificate erano inefficienti e in ogni caso alla malga mancava la presenza del pastore e dei cani da guardiania.

Con un provvedimento nel quale viene ribadito che i lupi sono animali protetti, il Consiglio di Stato ha riformato il decreto del Presidente del TAR di Trento che dava il via libera all’uccisione di due lupi.

Fino al 14 settembre  i lupi trentini sono quindi apparentemente salvi ma poi? Nessuna garanzia per la loro sopravvivenza a lungo termine, ma neanche a medio.

ANCHE QUESTA DATA SI AVVICINA!

DOBBIAMO AGIRE SUBITO E SU TUTTI E DUE I FRONTI: A TRENTO E A BOLZANO.

FUGATTI E KOMPATSCHER NON DEVONO AVERLA VINTA

Salvare i lupi a rischio e proteggerli è un dovere, perché questo potrebbe essere solo l’inizio di un massacro autorizzato in tutto il nostro Paese, il primo sparo di una battaglia impari contro chi ha la sola colpa di seguire la propria natura.

Non è tollerabile che una parte dello Stato italiano se ne infischi così platealmente di norme e leggi nazionali ed europee, è un vero atto di sfida alle nostre Istituzioni e al nostro ordinamento democratico che non può essere accettato.

Ci opponiamo con forza a questa deriva ammazzalupi, dai colori preelettorali (in quelle due Province si voterà il prossimo 22 ottobre) o di conservazione di bacini di voti. Continueremo a percorrere le vie legali e istituzionali, come stiamo facendo da mesi con i ricorsi al TAR.

La nostra mission è fare tutto il possibile. Sempre. Oggi, nel 2023, ammazzare animali, con tutti i mezzi incruenti a disposizione per favorire una corretta convivenza, è un atto anacronistico e crudele.

Per questo facciamo appello a chi sarà incaricato di mettere in atto le condanne e di sparare a lupi.

Facciamo appello ai Forestali delle Province Autonome di Trento e di Bolzano. Chiediamo loro di non imbracciare i fucili contro i lupi, animali protetti nel resto d’Italia e di fare obiezione di coscienza contro questi ordini immorali.


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