Gli sviluppi delle loro vicende ci danno forza e determinazione a continuare la nostra battaglia per gli orsi.
Le mamme orse hanno uno spazio speciale nel nostro cuore e nella nostra battaglia per i diritti e la tutela degli animali selvatici. Le loro storie sono emblematiche, anche se F36 e di Amarena non ci sono più, uccise da mano umana, continuiamo a difenderle in sede legale perché sono e saranno per sempre manifesto della nostra volontà di rispettarne la natura e le caratteristiche etologiche e di promuovere una convivenza pacifica e lunga degli orsi con le comunità di montagna.
JJ4: trasferita in Germania, lunga vita a lei!
Dopo più di due anni di detenzione in un recinto grande come
un’area di sgambamento per cani all’interno della struttura del Casteller, a
Trento, mamma Orsa JJ4 è stata trasportata – senza che ce ne fossa dato
avvertimento - in una struttura più adeguata, in Germania. Le nostre lotte per
lei l’hanno resa un simbolo e anche se la Provincia di Trento non ha accettato
la proposta di trasferirla a nostre spese in un grande rifugio per orsi in
Romania, siamo orgogliosi di averla salvata, difesa e protetta per tanto tempo e ci
auguriamo che possa vivere il più a lungo possibile e meglio possibile, anche
se lontano dai boschi che sono il suo vero ambiente. Scopri di più
F36: due cacciatori indagati per bracconaggio e animalicidio
In Trentino nel luglio 2023 mamma orsa F36 era stata
condannata a morte dal Presidente Fugatti perché aveva seguito due
escursionisti, senza aver con loro alcun contatto. Noi di LAV avevamo subito ottenuto l'annullamento della sentenza
con un ricorso al TAR. Tuttavia, poco dopo, un nuovo provvedimento ne aveva
ordinato la cattura e l'ergastolo. Tragicamente, nel settembre 2023, il corpo
di F36 è stato trovato in Val Bondone e le indagini hanno confermato che l'orsa era
stata uccisa da un proiettile, quindi per mano umana. Il 22 luglio scorso il
GIP del Tribunale di Trento ha riconosciuto le motivazioni con cui noi ci
eravamo opposti all’archiviazione del procedimento aperto a seguito del
rinvenimento del cadavere di F36. Grazie
al nostro intervento il procedimento non è stato archiviato, due cacciatori
trentini saranno rinviati a giudizio e dovranno rispondere di bracconaggio e
animalicidio. Chiediamo giustizia per F36 e per il suo cucciolo reso orfano dal
clima d’odio creato dalla giunta trentina. Scopri
di più
Amarena: LAV ammessa come parte civile nel processo contro il suo uccisore.
I suoi due figli ogni tanto vengono avvistati. Non c’è a
certezza che siano loro, ma sono orsetti marsicani quasi adulti, ora. La mamma
gliel’hanno uccisa alle spalle. Tutti abbiamo nel cuore la storia di mamma
Amarena, un’orsa amata e rimpianta, che non aveva mai avuto atteggiamenti
aggressivi nei confronti degli esseri umani, tanto da essere diventata una
sorta di mascotte per il territorio abruzzese. Siamo stati presenti a tutte le
udienze del processo dove l’indagato è colui che fin da subito ha dichiarato di
averla uccisa. Il 18 luglio abbiamo saputo di essere stati ammessi come parte
civile nel procedimento contro l’assassino di Amarena. Ora lavoriamo per ottenere una celere condanna di chi l’ha
fucilata a bruciapelo sotto gli occhi dei suoi piccoli. Scopri
di più