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TAR: sono salvi i 140 suidi della Sfattoria degli Ultimi

Per contenere la Peste Suina Africana, la ASL 1 di Roma aveva disposto l’abbattimento di questi animali, nonostante non siano malati e la struttura abbia ottemperato alle norme sulla biosicurezza.

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mercoledì 12 ottobre 2022

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Sfattoria degli Ultimi: una vittoria giuridica per tutti i rifugi per animali

Il TAR del Lazio riconosce il valore educativo e culturale degli animali salvati e ha sentenziato che l’articolo 9 della Costituzione così come recentemente integrato “garantisce la centralità e la statualità della disciplina di tutela degli animali”

È stata pubblicata in data 10 ottobre 2022 la sentenza del Tar Lazio che, alla luce dell’udienza tenutasi il precedente 4 ottobre, ha accolto il ricorso presentato dalla Sfattoria degli Ultimi e da altre associazioni tra le quali LAV, per l’annullamento del provvedimento di abbattimento preventivo dell’ASL Roma 1 destinato agli animali ospitati nella struttura, situata in zona di sorveglianza III ai sensi delle disposizioni in tema di peste suina africana.

Tale pronuncia definitiva, invero, nel riconoscere degne di accoglimento le censure mosse da La Sfattoria e dalle associazioni, ha provveduto ad annullare l’ordine di abbattimento impugnato in quanto illegittimo per contraddittorietà, difetto di istruttoria e difetto di motivazione - analogamente al parere del Ministero della Salute e del Commissario straordinario alla peste suina del 12.8.2022 - contestualmente tracciando un quadro di principi destinati ad operare ogniqualvolta si renda necessaria l’adozione di provvedimenti nei confronti di animali ospitati presso strutture quali rifugi e santuari.

In primo luogo, occorre evidenziare come la sentenza, nel respingere l’eccezione di inammissibilità mossa dal Ministero della Salute - costituitosi in giudizio - nei confronti degli atti di intervento delle associazioni per asserita mancanza di un interesse concreto all’annullamento di provvedimenti adottati dalle Autorità nell’ambito dell’emergenza, abbia ritenuto la stessa destituita di fondamento in quanto “avuto riguardo alla natura e alle finalità perseguite dalle predette associazioni, come documentate in atti, (alle associazioni) deve essere riconosciuto l’interesse a sostenere le ragioni fatte valere da parte della ricorrente attraverso l’intervento nel presente giudizio”.

In secondo luogo, ribadendo nel merito come la disciplina relativa alla peste suina africana trovi quale propria fonte sovraordinata il Regolamento (UE) 2020/687 (in tema di prevenzione e controllo di determinate malattie), la sentenza ha evidenziato il dovere in capo alle amministrazioni competenti di “valutare adeguatamente anche la sussistenza di eventuali deroghe ai sensi degli artt. 13 o 23 di tale Regolamento, essendo a conoscenza del valore culturale ed educativo degli animali detenuti nella Sfattoria degli Ultimi e del ruolo da essa svolto nella comunità quale rifugio per animali maltrattati o abbandonati”. Valutazioni che non sono state, nel caso di specie, tenute in alcun conto, come comprovato dalla nota congiunta inviata di risposta alla LAV in data 12.8.2022 dal Ministero della Salute e dal Commissario Straordinario, in atti.

Per quanto attiene alla specifica deroga ex art. 13, comma 2 del Regolamento citato, infatti, è stabilito che: “L’autorità competente può concedere una deroga all’articolo 12, paragrafo 1, lettera a), alle seguenti categorie di animali (…): d) animali di elevato valore genetico, culturale o educativo debitamente motivato”. A tal riguardo, peraltro, il TAR precisa che: “trattandosi di espressioni di carattere generale, suscettibili di diverse interpretazioni, è quindi compito delle autorità sanitarie competenti procedere alla relativa valutazione nella fattispecie concreta”.

Ebbene, all’esito del presente procedimento amministrativo, la pronuncia stessa ha evidenziato come “sulla base di una ponderata e motivata valutazione”, la Sfattoria degli ultimi (…) rivesta effettivamente un’elevata funzione educativa e culturale, rilevante ai fini del riconoscimento della deroga invocata. E, infatti, attraverso l’attività di salvataggio e cura di animali in difficoltà e quindi di tutela degli stessi, si educa al valore del rispetto per gli animali”.

Da ultimo, preme infine porre in risalto un ulteriore principio evidenziato dalla sentenza, la quale pur tenendo conto della finalità perseguita con l’abbattimento preventivo in zona soggetta a restrizione, evidente espressione del principio di precauzione, ribadisce a necessità di un indispensabile preliminare “giudizio di proporzionalità tra il fine perseguito e il mezzo impiegato (la soppressione della vita dell’animale) che tenga in adeguata considerazione le peculiarità del caso concreto”.

La previsione di specifiche possibili deroghe agli abbattimenti, invero, si muovono proprio in tal senso, come appare evidente dal richiamato considerando n. 18 del Regolamento (UE) 2020/687, ove viene posto in rilievo che “in tali casi l’applicazione di misure generali potrebbe avere conseguenze indesiderate e sproporzionate”.

Tale principio di necessario bilanciamento tra interessi in gioco, si impone peraltro anche alla luce del riconoscimento formale - parimenti evidenziato tra le pagine della sentenza in esame - che il valore della tutela degli animali ha trovato nel nuovo articolo 9 della Costituzione a seguito delle modifiche apportate con la legge costituzionale 11 febbraio 2002, n. 1, nella parte in cui dispone che “La repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

La norma costituzionale, pertanto, “garantisce la centralità e la statualità della disciplina di tutela degli animali” in continuità con l’orientamento della normativa europea tracciato a partire dell’art. 13 del Trattato sul Funzionamento dell’UE, e richiede un continuo impegno da parte degli operatori affinché possa essere effettivamente declinata in ogni ambito di applicazione e contemperata solo alla luce di altri valori equiordinati.

Roberta Poscente, Ufficio Legale LAV

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lunedì 10 ottobre 2022

TAR: sono salvi i 140 suidi ospitati alla Sfattoria degli Ultimi

Arriva oggi, con grande attesa da parte di tutti coloro che hanno dato sostegno alla Sfattoria in queste settimane difficili, la sentenza del Tar del Lazio che chiude questa vicenda, accogliendo il ricorso presentato dalla Sfattoria e da altre associazioni tra le quali LAV.

Il 4 ottobre, infatti, si era tenuta la seconda udienza cautelare del TAR del Lazio, dopo il rinvio del 12 settembre scorso, dove LAV era presente con l’Avv. Valentina Stefutti del Foro di Roma ed era intervenuta per ribadire la necessità di annullare l’abbattimento e salvare tutti gli animali ospitati, che possono essere tenuti al sicuro rispettando semplicemente le misure non cruente di biosicurezza.

Nella sentenza si legge che “il parere del Ministero della salute e del Commissario straordinario del 12.8.2022 non è supportato da un’adeguata istruttoria e non è correttamente motivato.” E ancora “l’ordine di abbattimento impugnato deve essere annullato in quanto illegittimo per contraddittorietà, difetto di istruttoria e difetto di motivazione sotto il profilo indicato; e analogamente è a dirsi quanto al parere del Ministero della salute e del Commissario straordinario del 12.8.2022.”

Una sentenza, quella del TAR che assicura la salvezza ai suidi che alla Sfattoria hanno trovato una vita libera dallo sfruttamento e dalla sofferenza. Questa vicenda mostra ancora una volta la necessità di riconoscere il ruolo dei rifugi e dei santuari, che non sono stabilimenti zootecnici e non devono, dunque, sottostare agli ordini di abbattimenti, come in questo caso, visto che agli animali viene garantita una vita e non lo sfruttamento per la produzione”. Gianluca Felicetti , Presidente LAV

Una prossima tappa di questo percorso utile per tutti i rifugi e i santuari sarà l’attuazione di quanto previsto dal Decreto legislativo 134 del 5 agosto 2022 sull’identificazione e registrazione degli operatori, stabilimenti e animali, in cui, per la prima volta, si parla di stabilimenti con orientamento produttivo NON DPA per la detenzione di animali per finalità diverse dagli usi zootecnici e dalla produzione di alimenti.

Ringraziamo l’avv. Stefutti per la preziosa assistenza in questo importante procedimento.

Estratto Sentenza TAR


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venerdì 09 settembre 2022

Sfattoria degli ultimi: lunedi 12 settembre l’udienza cautelare del TAR Lazio

È fissata per lunedì 12 settembre l’udienza cautelare del TAR del Lazio che, dopo i pronunciamenti del Tribunale nell’agosto scorso, deciderà sulla sospensiva tuttora in corso dell’abbattimento dei 130 suidi ospitati alla Sfattoria degli Ultimi di Roma. E in accordo con gli avvocati del rifugio, LAV per questa nuova delicata fase, ha presentato un proprio ricorso a sostegno di quello della Sfattoria.

Nelle scorse settimane abbiamo supportato la Sfattoria degli Ultimi con la presenza in loco, consigliando i loro avvocati, mobilitando cittadini, parlamentari e ottenendo un importante pronunciamento del Ministero della Salute che ha chiarito che il limite di 2 suidi non DPA (non destinati alla produzione di alimenti), tenuti come animali d’affezione e non per logiche commerciali, non è applicabile a rifugi e santuari, come si legge nella Nota del Direttore Generale del Ministero del 16 agosto scorso.

Viene quindi a cadere quel limite numerico, ingiustificato, che poteva porre in pericolo la vita degli animali della Sfattoria, così come dei suidi di tutti gli altri rifugi e santuari presenti sul territorio nazionale. Cade così anche giuridicamente il castello di carte costruito dall’Asl Roma 1 contro il rifugio.

Preme ricordare che, da quando sono scoppiati fra Liguria e Piemonte dei focolai di Peste suina africana in gennaio di quest’anno, siamo attivi su tutti i fronti per assicurare che i suidi detenuti non a fini commerciali siano riconosciuti a pieno titolo, ottenendo sempre dal Ministero della Salute un chiarimento sulla necessità di applicazione delle sole misure di biosicurezza in caso di suidi non DPA, per cui sono da escludersi le misure cruente quali l’abbattimento.

È infatti importante ribadire che i santuari e i rifugi, come la Sfattoria, hanno anche un ruolo sociale importantissimo, offrendo casa ad animali provenienti dalle più svariate situazioni di sfruttamento e maltrattamento - dichiara LAV - e non possono quindi sottostare a logiche di tipo commerciale, cui invece sono assoggettati gli stabilimenti zootecnici.



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sabato 20 agosto 2022

Sfattoria degli Ultimi: il TAR sospende gli abbattimenti

Buone notizie per le sorti degli animali ospitati all’interno della Sfattoria degli Ultimi. Ieri, 19 agosto, il TAR ha disposto la sospensione temporanea di abbattimento dei suidi sino alla data del... LEGGI I DETTAGLI

Buone notizie per le sorti degli animali ospitati all’interno della Sfattoria degli Ultimi. Ieri, 19 agosto, il TAR ha disposto la sospensione temporanea di abbattimento dei suidi sino alla data del 12 settembre 2022.

Questo nuovo provvedimento del TAR segue la decisione, confermata dal Commissario Straordinario per la PSA, di organizzazione, come richiesto anche da LAV, un tavolo tecnico di confronto con le Istituzioni, ed è un segnale positivo verso l’obiettivo finale: quello di salvare definitivamente tutti i 140 suidi dall'abbattimento.



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venerdì 19 agosto 2022

Sfattoria degli Ultimi: le Istituzioni aprono ad un tavolo di confronto

Il Commissario Straordinario per la peste suina, Angelo Ferrari, ha confermato a Kodami che nei prossimi giorni sarà a Roma per istituire un tavolo di confronto con Comune e Regione sul destino degli... LEGGI I DETTAGLI

Il Commissario Straordinario per la peste suina, Angelo Ferrari, ha confermato a Kodami che nei prossimi giorni sarà a Roma per istituire un tavolo di confronto con Comune e Regione sul destino degli animali della Sfattoria degli Ultimi.

"Sarò a Roma già nei prossimi giorni per aprire un tavolo di conciliazione sulla questione. Restiamo in ascolto e aspettiamo in attesa di una soluzione." queste le parole di Angelo Ferrari a Kodami

Nelle scorse ore la Sfattoria si era appellata al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti con la speranza di riuscire a trovare una soluzione per evitare di abbattere i 140 maiali, cinghiali e ibridi.

Il tavolo tecnico di confronto è una soluzione che anche noi di LAV abbiamo richiesto sin dall'inizio ed è un primo e positivo passo per cercare di trovare un accordo che allontani definitivamente il rischio di abbattimento degli animali ospitati nella struttura.


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martedì 16 agosto 2022

Sfattoria degli Ultimi: il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva degli abbattimenti

Il TAR del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva degli abbattimenti dei circa 140 suini della Sfattoria degli Ultimi. Un provvedimento disposto lo scorso 8 agosto dall'ASL Roma 1 con l'obiettivo... LEGGI I DETTAGLI

Il TAR del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva degli abbattimenti dei circa 140 suini della Sfattoria degli Ultimi. Un provvedimento disposto lo scorso 8 agosto dall'ASL Roma 1 con l'obiettivo di arginare la Peste Suina Africana e contro il quale siamo subito interventuti sostenendo il ricorso al TAR e recandoci presso la struttura.

Secondo la decisione del TAR, entro il 18 agosto, la Sfattoria degli Ultimi dovrà presentare una documentazione che chiarisca sul rischio di propagazione dell'epidemia all'interno della struttura. Se la documentazione fornita sarà ritenuta sufficiente, il prossimo 14 settembre si terrà la prima udienza per approfondire la questione.

Un primo risultato raggiunto e un primo segnale positivo verso l'obiettivo finale: quello di salvare tutti i 140 suini dall'abbattimento. 


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venerdì 12 agosto 2022

Rigettato il ricorso al TAR

Questa mattina purtroppo è stato rigettato il ricorso al TAR fatto de "La Sfattoria Degli Ultimi", confermando il rischio di abbattimento per tantissimi suidi! La motivazione: non sussiste il pericol... LEGGI I DETTAGLI

Questa mattina purtroppo è stato rigettato il ricorso al TAR fatto de "La Sfattoria Degli Ultimi", confermando il rischio di abbattimento per tantissimi suidi!

La motivazione: non sussiste il pericolo di danno irreparabile. Quindi la morte di questi animali non è un danno irreparabile?!

Salvati da sfruttamento e maltrattamento, ora, di nuovo, sono condannati a una morte orribile. È ora che anche i politici ci mettano la faccia. Dal Ministro della Salute Roberto Speranza, all’Assessore Alessio D'Amato fino al Presidente Nicola Zingaretti verso cui si rivolge l’accorato appello di Emanuele de "La Sfattoria Degli Ultimi".

Noi continuiamo a combattere!



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mercoledì 10 agosto 2022

Gli animali della "Sfattoria degli Ultimi" sono in pericolo! Le interviste ai protagonisti

Alla “Sfattoria degli Ultimi” è arrivata la notifica di abbattimento di tutti gli animali che ospitano e la vita di tantissimi suidi è a rischio!

Noi siamo subito intervenuti sostenendo il ricorso al TAR e recandoci presso la struttura, dove abbiamo incontrato e intervistato tantissimi amici, tra cui il rifugio Hope, il rifugio Alma Libre, Grugno Clandestino, Ippoasi e l’associazione Progetto Cuoriliberi, ma erano presenti anche altri rifugi come la Fodazione Valle Vegan e il Santuario Capra Libera Tutti.

Questi animali che avevano iniziato una nuova vita, salvati da sfruttamento e maltrattamento, ora, di nuovo, sono condannati a morte, nonostante non siano malati, motivando la disposizione con la necessità di mettere un freno alla Peste Suina Africana.

Un grazie va anche alle Senatrici Monica Cirinna e Loredana De Petris che, insieme a noi, stanno facendo pressione sul Ministro della Salute Roberto Speranza, sul Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e sull’Assessore alla salute Alessio D’Amato. Non è così che si previene la PSA!



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lunedì 08 agosto 2022

Questi animali salvati da diverse forme di sfruttamento o maltrattamento, ora, di nuovo, rischiano la vita.

È la situazione dei 140 suidi ospitati presso la Sfattoria degli Ultimi, a nord di Roma. L’ASL 1 ha infatti oggi disposto l’abbattimento di tutti gli animali, eccetto due, nonostante non siano ma... LEGGI I DETTAGLI

È la situazione dei 140 suidi ospitati presso la Sfattoria degli Ultimi, a nord di Roma. L’ASL 1 ha infatti oggi disposto l’abbattimento di tutti gli animali, eccetto due, nonostante non siano malati e la struttura abbia ottemperato alle norme sulla biosicurezza, motivando la disposizione con la necessità di mettere un freno alla diffusione della Peste Suina Africana (PSA).

Ma gli animali sono detenuti in una zona recintata, nel rispetto delle norme di biosicurezza proprio per evitare il contagio, e sono animali sottratti alla filiera alimentare in cui non rientreranno mai.

Abbiamo dato fin da subito il nostro supporto alla Sfattoria, diffidando l’ASL dal procedere con l’abbattimento in quanto ingiustificato e non necessario, e rinnoviamo il nostro sostegno che daremo anche con il nostro Ufficio Legale per un immediato ricorso al TAR che a nostro avviso blocca la disposizione.

Chiediamo l'intervento del Presidente della Regione Lazio Zingaretti e dell'Assessore regionale D'Amato perchè strutture come quella della Sfattoria di Roma sono anche realtà preziose che offrono una seconda opportunità ad animali sequestrati, vittime di maltrattamenti o sfruttamento, e che svolgono quindi una funzione sociale e pubblica, oltre che educativa, di grande valore. Realtà che si fanno carico di spese che altrimenti dovrebbero essere sostenute dalle Amministrazioni pubbliche.

Rinnoviamo infine la richiesta, già inviata formalmente alla Direzione Generale del Ministero della Salute, di eliminare il limite di due suidi non DPA, pensato per privati ma non applicabile a rifugi e centri di recupero animali, decisione che contraddice il passo avanti fatto dal Ministero a febbraio scorso con il riconoscimento di questa nuova categoria di suidi, sempre più riconosciuti come animali familiari.

Ricordiamo infine che la PSA non è una zoonosi e non è dunque trasmissibile all’uomo. Si tratta di una malattia molto contagiosa e mortale che colpisce tutti i suidi, selvatici e domestici, e che facilmente prolifera proprio grazie alle alte densità che caratterizzano la maggioranza degli allevamenti di suini in Italia.


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