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Uno dei fratelli Bianchi a processo per uccisione di animali: siamo parte civile

Avevamo denunciato il comportamento nel 2021: alla prima udienza abbiamo depositato la richiesta di costituzione come parte civile. Siamo stati ammessi.

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Ultimo aggiornamento

martedì 03 ottobre 2023

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LAV ammessa parte civile al processo

Oggi in udienza al Tribunale di Velletri, LAV è stata ammessa parte civile nel processo contro uno dei fratelli Bianchi e il padre dei due, accusati di maltrattamento e uccisione di animali.
La prossima udienza sarà il 9 gennaio 2024.

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martedì 12 settembre 2023

'Fratelli Bianchi'. Rinviata al 3 ottobre udienza processo per uccisione di animali

'Fratelli Bianchi': rinviata al 3 ottobre udienza processo per uccisioni di animali

L’efferato assassinio di Willy Monteiro Duarte è rimasto impresso nella memoria del nostro Paese. Nessuno lo dimentica.

Oggi al Tribunale di Velletri doveva tenersi la seconda udienza del processo contro Marco Bianchi, uno dei due fratelli Bianchi condannati già all’ergastolo per il brutale omicidio di Willy, il padre, e altre due persone, per l’uccisione di diversi animali, pecore e uccelli, filmate dagli stessi autori e trovate dai Carabinieri, nell’ambito dell’indagine sull’assassinio avvenuto nel settembre 2020 a Colleferro (Roma).

La prima udienza si era tenuta lo scorso 13 giugno, ma il procedimento era stato rinviato a oggi  per un "legittimo impedimento" di un avvocato di uno degli imputati.

L’udienza sulla decisione del Giudice sulle costituzioni di parte civile depositate da LAV e da altre associazioni è stata nuovamente rinviata al 3 ottobre.

LAV, anche oggi presente con il presidente Felicetti e l’avvocato Mazzi a Velletri, farà in modo che il processo abbia luogo nei tempi giusti e non vi sia il tentativo, da parte della difesa degli imputati, di allungare i tempi per fare andare i reati in prescrizione.

Le azioni degli imputati contro uccelli e pecore erano state perpetrate prima del barbaro omicidio di Willy Monteiro. Un elemento temporale che deve far riflettere.

I reati contro gli animali sono e devono essere sempre più da considerare reati importanti, per il loro effetto sugli animali ma anche su tutta la società. 

Pochi giorni fa, a pochi chilometri da Velletri, ad Anagni (Frosinone)si è consumata l’uccisione di una capretta da parte di un gruppo di giovanissimi. Le indagini sono in corso e proprio questa settimana viene ascoltato dagli inquirenti il principale imputato fra i ragazzi autori di quell’animalicidio. 
Anche in questo processo LAV si costituirà parte civile.

Il nostro intervento vuole contribuire anche ad evitare un’escalation di azioni verso gli esseri umani da parte di chi, per gioco, come i fratelli Bianchi e altri, qualche anno prima di uccidere un ragazzo ha ripreso uccisioni di animali. Una specie di training della violenza.

Siamo e saremo in prima fila, con l’Avvocato Mazzi, per fare in modo  che questi gravissimi reati vengano perseguiti, a Velletri. Come ad Anagni. Come in tutta Italia.


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martedì 13 giugno 2023

“Fratelli Bianchi”: Lav deposita richiesta di costituzione come parte civile.

Rinviato al 12 settembre per un "legittimo impedimento" di un avvocato di uno degli imputati, il processo contro Marco Bianchi, uno dei due fratelli condannati già all’ergastolo per il brutale omicidio di Willy Monteiro Duarte, e il padre, insieme ad altre due persone.

L'accusa: le uccisioni di due animali, filmate dagli stessi autori e trovate in alcuni cellulari dai Carabinieri, nell’ambito dell’indagine sull’uccisione nel settembre 2020 di Willy a Colleferro. 

Oggi, presso il Tribunale di Velletri, alla presenza di 3 dei 4 imputati, fra cui Marco Bianchi e il padre Ruggiero, LAV ha depositato la costituzione di parte civile con Gianluca Felicetti, Presidente dell’associazione, e l’avvocato Mazzi, che per LAV segue il caso.

“LAV ha denunciato gli imputati oltre un anno e mezzo fa per l’uccisione di animali per altro già feriti e la macabra documentazione di questi atti violenti. Se si fosse venuti a conoscenza dell’uccisione del povero uccellino e povera pecora, forse si poteva cambiare la storia che è stata scritta sulla vita e sulla pelle di Willy Monteiro Duarte. Gianluca Felicetti -  Presidente LAV
“La crudeltà verso gli animali è il tirocinio per la crudeltà verso gli umani" scriveva Ovidio. Sulla base di questo principio leggiamo la vicenda, poiché questi episodi sono antecedenti alla morte di Willy. Le persone che professano disprezzo verso gli animali sono spesso crudeli verso tutti gli esseri fragili Avvocato Mazzi  - Rappresentante LAV al processo

Anche nella seconda udienza, prevista per il 12 settembre prossimo, saremo presenti per dare coraggio e forza alle accuse contro i responsabili di chi ha ucciso senza distinzione esseri indifesi come poi è stato con Willy.

 I reati contro gli animali devono essere di interesse collettivo poiché spesso rappresentano un allarme sociale. Proprio in questi giorni è partita in Commissione Giustizia della Camera il tentativo di revisione e miglioramento delle norme penali e del codice civile contro i maltrattamenti degli animali. LAV chiede pene più severe ed efficaci affinché le Forze di Polizia possano contare su normative chiare e strumenti concreti di azione. Avere giusta considerazione della segnalazione o della denuncia di maltrattamento o uccisione di animali, sia da parte di cittadini che di associazioni animaliste, significa poter intervenire concretamente per salvare delle vite. Significa avere una Giustizia più vicina al cittadino per reati contro animali, reati contro persone e contro il patrimonio pubblico.Gianluca Felicetti -  Presidente LAV

Ogni 58 minuti in Italia viene denunciato un reato a danno di animali, e il  dato rappresenta solo una minima parte dei reati realmente consumati, portare il focus su questo aspetto della nostra società è un atto di civiltà obbligatorio e inderogabile.

Leggi la Story Line  per il riepilogo della vicenda e per  il commento di Ciro Troiano, Responsabile dell'Osservatorio Zoomafia LAV,  sulla necessità di considerare a livello giudiziario gli animali maltrattati come vittime.

  


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giovedì 10 novembre 2022

Nuova accusa per uno dei fratelli Bianchi, indagato per reato di uccisione di animali

A pochi mesi dalla condanna all’ergastolo per l’efferato omicidio di Willy Monteiro Duarte, il giovane cuoco di Paliano ucciso nel 2020, ora uno dei due, Marco Bianchi, insieme al padre e a due uo... LEGGI I DETTAGLI

A pochi mesi dalla condanna all’ergastolo per l’efferato omicidio di Willy Monteiro Duarte, il giovane cuoco di Paliano ucciso nel 2020, ora uno dei due, Marco Bianchi, insieme al padre e a due uomini di 34 e 67 anni, sono indagati per maltrattamento e uccisione di animali.

Un risultato, quello dell’indagine, raggiunto anche grazie alle nostre segnalazioni e alle nostre richieste di non lasciare impunito anche questo crimine.

Era infatti l’ottobre del 2021 quando noi di LAV denunciammo alla Procura della Repubblica di Velletri gli autori delle torture inflitte agli animali. Assistiti dall'avvocato Maurizio Mazzi, chiedemmo che i responsabili venissero processati anche per il reato di uccisione e di maltrattamento di animali, poiché si erano accaniti in modo macabro e brutale contro di essi, filmandosi. Secondo l'accusa, avrebbero infatti torturato e ucciso pecore e uccelli a fucilate nel 2017 e nel 2019 nelle campagne di Artena.

Siamo soddisfatti per questo primo passo dell’attività della Polizia giudiziaria scaturita anche grazie alla nostra denuncia. Noi la pensiamo come il povero Willy, non ci si deve mai girare dall’altra parte di fronte a una violenza, esercitata contro chiunque. E non ci è difficile pensare che se fossero stati fermati, sanzionati, condannati per la violenza contro gli animali già anni prima di quella tragica e mortale notte a Colleferro (e se le sanzioni fossero più efficaci come promesso ma ancora non mantenuto dal Parlamento) oggi Willy Monteiro Duarte forse potrebbe essere ancora un giovane cuoco, vivo con sogni e desideri. Gianluca Felicetti, Presidente LAV


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mercoledì 20 ottobre 2021

Caso Fratelli Bianchi e torture sugli animali: presentiamo denuncia!

Sta suscitando molto clamore la notizia relativa ai fratelli Bianchi, accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, che ha avuto luogo a Colleferro (Roma) nel settembre 2020, secondo la quale nei... LEGGI I DETTAGLI

Sta suscitando molto clamore la notizia relativa ai fratelli Bianchi, accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, che ha avuto luogo a Colleferro (Roma) nel settembre 2020, secondo la quale nei loro cellulari sarebbero state trovate immagini che mostrerebbero i due agire con atti di crudeltà nei confronti di animali indifesi, uccisi per gioco e per sadico divertimento.

Fatti che, qualora trovassero conferma, rappresenterebbero crimini da perseguire in modo esemplare, oltre a confermare la personalità violenta e criminale dei due fratelli.

Noi di LAV, tramite il nostro ufficio legale, assistiti dall'avvocato Maurizio Mazzi del foro di Roma, abbiamo presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Velletri con la quale chiediamo che i due siano mandati a giudizio anche per il reato di uccisione e di maltrattamento di animali.

“Nel giorno dell’udienza in Corte d’Assise, esprimiamo la nostra piena solidarietà alla famiglia di Willy. La denuncia che abbiamo presentato è un atto dovuto, verso le vittime di ogni violenza. In questo caso, animali indifesi che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati sottoposti a torture e crudeltà. Non possiamo lasciare impuniti questi crimini, e chiediamo che anche gli animali vengano finalmente riconosciuti come vittime, parte offesa a tutti gli effetti. A ciò si aggiunge la necessità di inasprire le sanzioni per i delitti contro gli animali, sbloccando l’esame della nuova Legge, ferma colpevolmente da tantissimi mesi nella Commissione Giustizia del Senato, e di attuare efficaci politiche di prevenzione di tali reati”. Gianluca Felicetti, Presidente LAV

Tali fatti dimostrano ancora una volta la necessità di inasprire le sanzioni per i delitti contro gli animali - sbloccando l’esame della nuova Legge, ferma colpevolmente da tantissimi mesi nella Commissione Giustizia del Senato - e di attuare efficaci politiche di prevenzione di tali reati.

Non possiamo lasciare impuniti questi crimini e rinnoviamo la nostra piena solidarietà a Willy e alla sua famiglia, vittime della stessa efferata violenza.

Perché è il momento di considerare gli animali maltrattati come vittime?

Questa notizia ha creato un moto di sdegno con seguito di commenti che sottolineano il rapporto tra violenza contro gli animali e violenza contro le persone, come se fosse un dato nuovo, una novella scoperta scientifica che illumina definitivamente la questione.

In realtà l’idea di un legame tra la violenza esercitata a danno di umani e la violenza contro gli animali non è nuova. Fin dall’antichità filosofi, scrittori, studiosi e ricercatori hanno teorizzato e parlato di tale collegamento.

Del resto, la saggezza comune ritiene che se qualcuno tratta male gli animali sarà propenso a trattare male anche le persone. Questo concetto ha accompagnato gran parte del pensiero occidentale che ha analizzato la condotta degli uomini nei riguardi degli altri animali e le conseguenze etiche, sociali e giuridiche che ne derivano.

La stessa normativa sulla tutela penale degli animali del nostro Paese – Dei delitti contro il sentimento per gli animali - affonda le radici nella visione secondo la quale il maltrattamento di animali è scuola di crudeltà per gli uomini, in ossequio all’assunto che occorre vigilare sugli abusi a danno di animali per prevenire quelli agiti nei riguardi degli umani.

Manco a dirlo, pura visione antropocentrica e specista che lascia trapelare chiaramente che la preoccupazione non è tanto per la vittima animale quanto per quella umana: gli interessi della specie umana sono anteposti a quelli delle altre specie anche solo per la mera possibilità che da una condotta a delinquere a danno di animali vi possano essere conseguenze a danno degli uomini.

Fortunatamente è intervenuta la Cassazione a mettere nella giusta direzione la cosa: gli animali sono esseri senzienti e vanno protetti nella loro integrità psicofisica.

Resta il fatto che, in un’ottica antispecista, il maltrattamento di animali è pericoloso socialmente a prescindere delle conseguenze che ne possono derivare per l’uomo, poiché mette in pericolo e offende i diritti di un componente di una comunità intesa come non limitata alla specie umana: gli animali, appunto.

La pericolosità va valutata per il danno fatto alla vittima animale. Nella nostra visione, nel concetto di società, di comunità sociale, entrano a pieno titolo anche gli altri animali, e, nel momento in cui vengono colpiti gli interessi di uno di essi, viene offesa innanzitutto la vittima animale, ma anche l’intera società.

Ma, cosa più importante, viene offeso un essere senziente nella sua integrità psicofisica, nei suoi interessi individuali e di specie, nella sua capacità di “sentire se stesso”, di “rappresentarsi” e di rapportarsi con ciò che lo circonda.

Ogni 58 minuti in Italia viene denunciato un reato a danno di animali, e questo dato rappresenta solo una minima parte dei reati realmente consumati. Migliaia di vittime silenziose. C’è da chiedersi perché una valanga quotidiana di tale sofferenza, violenza, crudeltà passi perlopiù inosservata, senza suscitare clamore, mentre il ritrovamento di immagini violente apre il dibattito.

Una risposta la possiamo trovare in Arthur Schopenhauer quando sentenziava sul “cattivo argomento secondo cui la crudeltà verso gli animali conduce alla crudeltà verso gli uomini; come se soltanto l’uomo fosse un oggetto diretto di dovere morale e l’animale soltanto un oggetto indiretto in sé essendo niente altro che una cosa!

È il momento di considerare l’animale maltrattato come vittima e di attuare politiche giudiziarie ispirate a tale principio. Questo, per noi, è il bene da tutelare, prima di ogni altra considerazione. Ciro Troiano,  Responsabile Osservatorio Zoomafia



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