I beagle di Green Hill

Sembra incredibile. Eppure il cane, il miglior amico dell’uomo, è allevato e usato per testare farmaci, prodotti chimici, pesticidi, detersivi e altre sostanze. Green Hill allevava cani beagle destinati ai laboratori di tutta Europa, a Montichiari (Brescia).
Dopo anni di manifestazioni e proteste delle Associazioni antivivisezioniste per chiederne la chiusura, nel luglio 2012 la svolta: la Procura della Repubblica di Brescia ha affidato la custodia giudiziaria di tutti i beagle di Green Hill a noi della LAV e a Legambiente.

2639 cani, tra cui mamme e molti cuccioli, sono stati messi in salvo e affidati a famiglie nel giro di poche settimane: un'operazione complessa, che non ha precedenti per numero di animali "da laboratorio" liberati.
Una battaglia giudiziaria clamorosa che ci vede impegnati senza sosta.

Nel 2013 la Corte di Cassazione ha accolto la richiesta della Procura di Brescia a maggiore tutela dei beagle destinati alla sperimentazione animale: i 2639 cani resteranno con le famiglie che li hanno accolti.
Indimenticabili gli sguardi e l'iniziale incertezza dei cani liberati: non avevano mai camminato sull'erba, visto la luce del sole o ricevuto una carezza.

Ora hanno tutto questo, l'affetto di una famiglia, la sicurezza di poter vivere: salvare tutti i cani di Green Hill è stato l'obiettivo di sempre più persone.

Noi collaboriamo per questo, non esistono sigle o gruppi, solo persone che non sentono né la fatica né gli insensati attacchi e chiedono: mai più Green Hill!

L'ultimo atto di questa battaglia si svolgerà in un'aula di Tribunale, con costi ingenti: abbiamo ottenuto la condanna nella sentenza di primo grado, ma ora dovremo affrontare il ricorso e per vincere abbiamo bisogno del tuo aiuto! E come Green Hill in Italia esistono altri 700 stabulari, con animali di ogni tipo.

Sostienici con una donazione per dire con noi "Mai più Green Hill!".


ARTÙ, beagle liberato da Green Hill e salvato dalla vivisezione!

Artù è nato a Green Hill, il più grande allevamento di beagle “da sperimentazione” in Europa, che grazie alle nostre battaglie legali è finalmente chiuso.   

Quando siamo intervenuti, in quell’immenso allevamento c’erano quasi 3.000 cani, che siamo riusciti a far liberare, insieme ad Artù.  

È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta e la promessa di Samanta, la sua adottante, è stata mantenuta: Artù è guarito, le sue paure sono svanite e, soprattutto, non è mai più tornato a Green Hill!

Artù è stato fortunato ma ci sono ancora troppi animali, tra cui tanti cani, che subiscono l’orrore della vivisezione.