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La Spezia: famiglia di cinghiali bloccati all'interno di un parco cittadino

Concluse le operazioni di sterilizzazione dei cinghiali in collaborazione con l’Università di Torino. Chiediamo al Ministro della Salute Schillaci di poter trasferire gli animali in un rifugio sicuro.

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Ultimo aggiornamento

martedì 07 febbraio 2023

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Realizzate le sterilizzazioni dei cinghiali salvati a La Spezia. Ora chiediamo di autorizzare il loro trasferimento

Era il 26 agosto scorso quando, dopo quasi un mese di mobilitazione di animalisti e associazioni, i 9 cinghiali (2 femmine adulte e 7 piccoli) rinchiusi in un parco urbano di La Spezia e destinati ad essere macellati, grazie alla mediazione della LAV venivano catturati e traslocati in un recinto individuato dalla Regione Liguria in provincia di La Spezia.

Purtroppo, poche settimane dopo il salvataggio, abbiamo dovuto registrare la scomparsa delle due femmine adulte, prontamente da noi denunciata alle Autorità competenti che però, a oggi, non sono riuscite a fare chiarezza sul destino degli animali.

A fronte dell’evidente mancanza di sicurezza del recinto, a novembre scorso era stata individuata la disponibilità all’accoglienza di tutti i cinghiali presso un rifugio in Toscana. La Regione Liguria ci aveva dato il suo nulla osta alla traslocazione che però è stata impedita dall’ASL competente toscana con il pretesto del rischio di diffusione della Peste Suina Africana, per la quale i cinghiali sono già stati testati e risultati negativi. A fronte del muro eretto dalla Regione Toscana, la LAV ha subito contattato il Ministro della Salute chiedendo un suo intervento per sbloccare la situazione, che è in tutta evidenza fortemente insicura per gli animali.

Avevamo promesso che ci saremmo presi cura di loro e quindi, oltre alla ricerca di una nuova destinazione, abbiamo concluso con successo le operazioni di sterilizzazione dei cinghiali, allo scopo di evitare riproduzioni indesiderate, che nel breve volgere di qualche mese e a causa dell’alta prolificità della specie, avrebbero reso il recinto che li ospita ancora più inadeguato. Massimo Vitturi, area Animali Selvatici

L’operazione ha visto il coinvolgimento di una ventina di persone fra professionisti e volontari. Il Centro Animali Non Convenzionali dell’Università di Torino è intervenuto con la sua clinica mobile e ben 5 veterinari, inoltre sono stati coinvolti 3 professionisti nell’uso del fucile per la telenarcosi oltre a una decina di volontari che hanno collaborato alle catture degli animali.

I cinghiali sono stati sterilizzati tramite laparoscopia, limitando quindi al massimo qualsiasi rischio post-operatorio e sottoposti ad indagini cliniche che ne hanno confermato l’ottimo stato di salute.

Ora la nostra priorità si concentra sulla necessità del trasferimento degli animali in una nuova sistemazione in Maremma che ne garantirebbe la sicurezza fino a fine vita naturale. Purtroppo, però, le recenti disposizioni introdotte per il contenimento della Peste Suina Africana non aiutano la ricollocazione dei cinghiali, imponendone il divieto allo spostamento sul suolo nazionale con destinazioni diverse dal macello.

Si tratta di una situazione assurda per gli animali che stiamo accudendo, perfettamente sani, risultati tutti negativi alla Peste Suina Africana e che vivono in una situazione di isolamento garantito da un recinto alto quasi due metri in una provincia che non ha registrato alcun caso di positività, chiediamo perciò che il Ministro della Salute, Schillaci, autorizzi lo spostamento degli animali in un rifugio sicuro come già richiesto con la nostra lettera inviatagli lo scorso 2 dicembre, dopo il Sì della Liguria e il no della Regione Toscana. LAV

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giovedì 22 dicembre 2022

Avviate le sterilizzazioni dei cinghiali della Spezia in collaborazione con l’Università di Torino

Era il 26 agosto scorso quando, dopo quasi un mese di mobilitazione di animalisti e associazioni, i 9 cinghiali (2 femmine adulte e 7 piccoli) rinchiusi in un parco urbano di La Spezia e destinati ad essere macellati, grazie alla mediazione della LAV venivano catturati e traslocati in un recinto individuato dalla Regione Liguria in provincia di La Spezia.

Purtroppo, poche settimane dopo il salvataggio, abbiamo dovuto registrare la scomparsa delle due femmine adulte, prontamente denunciata presso le autorità competenti che però, a oggi, non sono riuscite a fare chiarezza sul destino degli animali.

A fronte dell’evidente mancanza di sicurezza del recinto, a novembre era stata individuata la disponibilità all’accoglienza di tutti i cinghiali presso un rifugio in Toscana. La Regione Liguria aveva dato il suo nulla osta alla traslocazione che però è stata impedita dall’ASL competente toscana con il pretesto del rischio di diffusione della Peste Suina Africana, per la quale i cinghiali sono già stati testati e risultati negativi. A fronte del muro eretto dalla Regione Toscana, la LAV ha subito contattato il Ministro della Salute chiedendo un suo intervento per sbloccare la situazione, che è in tutta evidenza fortemente insicura per gli animali.

Avevamo comunque promesso che ci saremmo presi cura di loro e quindi, oltre alla ricerca di una nuova destinazione, proprio ieri sono cominciate le operazioni di sterilizzazione dei cinghiali, allo scopo di evitare riproduzioni indesiderate, che nel breve volgere di qualche mese e a causa dell’alta prolificità della specie, avrebbero reso il recinto che li ospita ancora più inadeguato. Massimo Vitturi, Responsabile LAV Animali Selvatici

L’operazione, cominciata nelle prime ore del mattino di mercoledì, ha visto il coinvolgimento di una ventina di persone fra professionisti e volontari, nonostante le pessime condizioni atmosferiche e la pioggia durata tutta la giornata. Il Centro Animali Non Convenzionali dell’Università di Torino è intervenuto con la sua clinica mobile e ben 5 veterinari, inoltre sono stati coinvolti 3 professionisti nell’uso del fucile per la telenarcosi oltre a una decina di volontari che hanno collaborato alle catture degli animali.

I primi due cinghiali sono stati sterilizzati tramite laparoscopia, limitando quindi al massimo qualsiasi rischio post-operatorio e sottoposti ad indagini cliniche che ne hanno confermato l’ottimo stato di salute. Le attività di sterilizzazione termineranno a breve, distribuite nel corso delle prossime settimane al fine di ridurre al minimo lo stress patito dagli animali.

Ora la nostra priorità si concentra sul trasferimento degli animali in una nuova sistemazione che ne garantisca la sicurezza fino a fine vita naturale. Purtroppo, però, le recenti disposizioni introdotte per il contenimento della Peste Suina Africana non aiutano la ricollocazione dei cinghiali, imponendone il divieto allo spostamento sul suolo nazionale con destinazioni diverse dal macello.

Si tratta di una situazione assurda per gli animali che stiamo accudendo, perfettamente sani, risultati tutti negativi alla Peste Suina Africana e che vivono in una situazione di isolamento garantito da un recinto alto quasi due metri in una provincia che non ha registrato alcun caso di positività, chiediamo perciò che il Ministro della Salute, Schillaci, autorizzi lo spostamento degli animali in un rifugio sicuro come già richiesto con la nostra lettera inviatagli lo scorso 2 dicembre. LAV


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lunedì 24 ottobre 2022

Cinghiali scomparsi a La Spezia: sporgiamo denuncia per furto del patrimonio indisponibile dello Stato

La vicenda che vede coinvolti i cinghiali del parco della Maggiolina di La Spezia, continua a rappresentare un problema irrisolto, con gravi ricadute per gli animali.

Come si ricorderà, il 26 agosto scorso i cinghiali – due femmine adulte e sette cuccioli, uno dei quali morì durante le operazioni – vennero catturati dalla vigilanza regionale e trasferiti in un recinto sulle colline di La Spezia, imposto dalla Regione Liguria nonostante la richiesta della LAV di affidare gli animali a un rifugio in provincia di Imperia.

Per garantire la sicurezza degli animali, nonostante il luogo imposto d’autorità, la LAV installò da subito un impianto di video sorveglianza e numerose fototrappole per monitorare la vita degli animali.

Sono proprio le immagini raccolte con questi strumenti che hanno messo in allarme l’associazione, da qualche giorno, infatti, non viene più registrata la presenza delle due femmine adulte. I volontari si sono recati sul posto, hanno controllato palmo a palmo la recinzione e l’area all’interno e all’esterno della stessa, senza però rilevare alcun segno di effrazione, nessuna traccia di sangue né di trascinamento, insomma nulla che possa far pensare al destino di quegli animali.

Dopo tante ricerche, svolte da più persone e in giornate differenti, quello che però è certo è che le due femmine sono sparite, per questo abbiamo sporto denuncia contro ignoti per furto del patrimonio indisponibile dello Stato, chiedendo l’attivazione di indagini accurate per individuare i responsabili di questo ignobile atto di bracconaggio. Massimo Vitturi, Responsabile Area Animali Selvatici LAV

Chiediamo che la Procura di La Spezia disponga da subito indagini accurate per individuare i responsabili della sparizione delle due femmine di cinghiale. Non è mai tollerabile che qualcuno giochi con la vita degli animali, ma ancor di più in questo caso che è diventato un simbolo per aver sottratto alcuni cinghiali al destino che qualcuno aveva deciso per loro di finire in un macello.

Allo stesso modo, chiediamo alla Regione Liguria di poter spostare gli animali in un luogo più sicuro. Le nostre richieste continue di rafforzare la recinzione a nostre spese, infatti, non sono state accolte dal proprietario del terreno ed è quindi necessario agire per salvaguardare i 6 cuccioli, trasferendoli in un posto in cui siano maggiormente al sicuro.


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giovedì 20 ottobre 2022

Stiamo verificando la situazione delle due mamme Perla e Amara

È da qualche giorno che le due mamme cinghiali Perla e Amara non vengono più inquadrate dalle nostre fototrappole. Nei giorni scorsi abbiamo verificato e la recinzione di tutto il perimetro dell’a... LEGGI I DETTAGLI

È da qualche giorno che le due mamme cinghiali Perla e Amara non vengono più inquadrate dalle nostre fototrappole.

Nei giorni scorsi abbiamo verificato e la recinzione di tutto il perimetro dell’area scelta dalla Regione è intatta. Ci stiamo muovendo da tempo per renderla più sicura a nostre spese e per perlustrare ancora meglio il bosco di 26mila mq, anche posizionando nuove fototrappole.

Qualora non riuscissimo a trovare i due animali faremo denuncia alla magistratura per ricercare eventuali responsabili. 


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giovedì 06 ottobre 2022

Cinghiali della Spezia: ecco nuove immagini riprese dai dispositivi installati

Ecco le nuove immagini dei cinghiali salvati a La Spezia, riprese dai diversi dispositivi di monitoraggio che abbiamo installato! Gli animali si trovano nei circa 30mila metri quadrati di bosco recint... LEGGI I DETTAGLI

Ecco le nuove immagini dei cinghiali salvati a La Spezia, riprese dai diversi dispositivi di monitoraggio che abbiamo installato!

Gli animali si trovano nei circa 30mila metri quadrati di bosco recintato a loro dedicati e a breve riusciremo ad apportare delle importanti migliorie alla recinzione, realizzando anche le attività di sterilizzazione degli animali.

Siamo sempre in attesa della decisione del proprietario dell’area per darci la gestione diretta, questi cinghiali salvati sono il simbolo concreto di speranza per salvare tutti gli altri nel mirino dei cacciatori!


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giovedì 22 settembre 2022

Cinghiale morto alla Spezia durante le operazioni di cattura nel Parco della Maggiolina

“La causa di morte è da attribuire a collasso cardiocircolatorio”. Con queste parole il referto redatto dall’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, svela il motivo pe... LEGGI I DETTAGLI

La causa di morte è da attribuire a collasso cardiocircolatorio. Con queste parole il referto redatto dall’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, svela il motivo per cui il piccolo di cinghiale sarebbe morto venerdì 26 agosto durante le operazioni di cattura dei 9 cinghiali rinchiusi da quasi venti giorni all’interno del Parco La Maggiolina di La Spezia, eseguite dalla Vigilanza Regionale ligure.

Come già annunciato poco dopo avere appreso della morte del cinghiale, la LAV acquisito il referto dalla Regione Liguria, ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica, perché indaghi al fine di identificare eventuali responsabilità nel decesso dell’animale che non evidenziava “lesioni macroscopiche riferibili a malattie parassitarie, batteriche o virali a carattere letale in atto” come precisato nello stesso referto necroscopico.

Se qualcuno ha operato con modalità inadeguate rispetto ai protocolli per la cattura della fauna selvatica, chiediamo che sia individuato rapidamente e chiamato a rispondere dell’uccisione dell’animale. Per quanto la cattura degli animali selvatici comporti sempre dei rischi per la loro incolumità, non è tollerabile che un piccolo cinghiale possa morire per possibili inadempienze.

A fronte di questo triste evento che ha comportato la morte di un piccolo, non dobbiamo comunque dimenticare che gli altri otto cinghiali stanno bene e si sono ambientati nella nuova area che li ospita, dopo un’operazione di salvataggio unica nel suo genere, mai accaduta fino a oggi, perché in situazioni analoghe le autorità hanno sempre deciso di uccidere i cinghiali.

LAV ancora attende il pronunciamento ufficiale del proprietario e del gestore del terreno che ospita i cinghiali, nonché della Regione Liguria, perché LAV possa finalmente prendere in consegna la gestione diretta dell’area recintata e dei cinghiali.



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lunedì 05 settembre 2022

Ecco nuove immagini dei Cinghiali della Spezia

Ecco nuove immagini dei cinghiali della Spezia, riprese dai diversi dispositivi di monitoraggio che abbiamo installato!

Gli animali stanno bene nei 30mila metri quadri di bosco recintato a loro dedicati. Mi raccomando, alza l’audio per vedere il video!

Abbiamo avuto dalla Regione Liguria, dal proprietario e dell’affittuario dell’area, un primo riscontro positivo informale alla nostra richiesta di gestione diretta del luogo in cui si trovano i cinghiali, speriamo in una rapida ufficializzazione.



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venerdì 02 settembre 2022

Le prime immagini dei Cinghiali della Spezia nella loro nuova casa!

Finalmente siamo riusciti a vedere i cinghiali della Spezia nella loro nuova casa!

Grazie a una delle foto-trappole che abbiamo posizionato e che ricordiamo sono assolutamente innocue per gli animali, abbiamo ripreso le immagini della famiglia di animali nel pieno delle loro attività notturne.

Vederli in un ambiente così ampio e protetto è stata per noi una grande emozione ed è stato importante vedere anche come uno dei cuccioli prendesse il cibo direttamente da un albero, a conferma del fatto che il luogo in cui sono stati liberati è ricco di risorse naturali.

L’area boschiva recintata è di 30mila metri quadri interdetta alla caccia ed è quanto di più vicino possibile alla piena libertà che i cinghiali meritano!

Nei prossimi giorni ci saranno nuovi aggiornamenti.


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mercoledì 31 agosto 2022

Salvataggio dei cinghiali della Spezia, le risposte del Presidente della LAV

Le vite di Perla, Amara e dei loro cuccioli a La Spezia sono salve.

Questo è il dato incontrovertibile oltre che una grande risultato, che ha generato un precedente che fa storia in Italia nella difesa dei cinghiali. Solo due anni fa, va ricordato, questo non è stato possibile con i cinghiali uccisi dalla ASL Capitolina in nome di Comune e Regione Lazio, in un giardino pubblico a Roma. A suo tempo LAV fu l’unica associazione a presentare denuncia per l’uccisione selvaggia di questi animali. 

Trattandosi di peste suina (PSA) e visti i motivi di salute pubblica in gioco, il Commissario straordinario alla Peste Suina Africana è stato l’ente che ha deciso la destinazione degli animali nonostante le nostre proposte in altre aree della Liguria, perché il trasferimento degli animali avrebbe comportato l’attraversamento della zona rossa istituita nella provincia di Genova. Non risulta a LAV, per altro, che altri abbiano mai proposto luoghi alternativi.

Il trasferimento, integralmente compiuto da personale incaricato dalla Regione Liguria, è avvenuto purtroppo con la morte di uno dei piccoli, fatto che per gli animali selvatici può purtroppo avvenire. Attendiamo il referto ufficiale che stabilirà le cause del decesso e se dovessero emergere responsabilità non esiteremo a denunciare.

Per non alimentare le minacce ed eventuali presìdi del mondo agricolo e venatorio, durante le fasi di trasferimento dei cinghiali, le autorità avevano deciso di non diffondere la località individuata, chiedendo a noi di LAV analoga riservatezza, e comunicandoci il destino degli animali solo qualche ora prima del trasferimento avvenuto venerdì scorso, senza proporre alternative se non la morte.

Questa presa di posizione, da noi rispettata, di fatto è venuta meno tramite alcuni post sui social della Regione Liguria e del Sindaco della Spezia, dove è stato comunicato il luogo di destinazione. E proprio questo luogo è stato accessibile a LAV solo a seguito del trasferimento dei cinghiali.

Ma i diritti degli animali e la dignità di ogni essere vivente sono la priorità da sempre di LAV. Lo sono stati anche questa volta. Ed è in questo spirito che con i nostri esperti abbiamo potuto lavorare a fondo per valutare le caratteristiche dell’area scelta dalla Regione, così da individuarne eventuali modifiche e migliorie.

Pertanto abbiamo avanzato una proposta alla Regione Liguria di poter avere la gestione diretta dell’area - che non è più da tempo un’area di addestramento dei cani da caccia - predisposta per l’accoglienza degli 8 cinghiali precedentemente chiusi nel parco della Maggiolina alla Spezia.

Gestire in maniera diretta l’area boschiva di circa 30 mila metri quadri, una porzione sufficiente ai loro bisogni etologici vitali, permetterebbe di poterla rendere ancora più sicura e accogliente sia verso la famiglia di 8 cinghiali, ma anche verso l’esterno, nel pieno rispetto delle normative in tema di bio-sicurezza.

Nelle settimane in cui tutta Italia è rimasta col fiato sospeso per la vita di questi esseri viventi, eravamo in molte e molti a presidiare quei cancelli, a salutarli, a sorridere delle loro abitudini. Anche LAV era presente con attivisti e responsabili locali e nazionali.

E proprio con chi c’è stato vogliamo portare avanti questo progetto: ecco perché nelle prossime ore vavvieremo i colloqui con tutte quelle realtà come rifugi e associazioni che vorranno essere protagonisti della tutela quotidiana della vita di questi animali.

Un protocollo di intesa che prevede la cura dei cinghiali salvati dall’uccisione grazie anche ad un fondo, interamente a carico di LAV, per le spese relative al bene degli animali.

Noi di LAV abbiamo fatto i nostri passi e le nostre proposte alla Regione Liguria, con cui i contatti non si sono mai interrotti, per il bene della famiglia di cinghiali che ad oggi è viva e sta bene.

Adesso la parola passa a chi può affidarci la gestione dell’area e la cura della famiglia di Perla e Amara e dei loro piccoli.


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venerdì 26 agosto 2022

Salvataggio dei cinghiali della Spezia: polemiche inutili e prive di fondamento

LAV è felice per l’operazione di salvataggio dei cinghiali del Parco della Maggiolina e chi oggi vuole gettare fango su questo risultato di vita per gli animali mira solo a fare sterili polemiche e... LEGGI I DETTAGLI

LAV è felice per l’operazione di salvataggio dei cinghiali del Parco della Maggiolina e chi oggi vuole gettare fango su questo risultato di vita per gli animali mira solo a fare sterili polemiche ed attacchi strumentali.

Gli animali sono stati salvati e trasferiti in un’area verde recitata a Riccó del Golfo, messa a disposizione da un privato, che oggi abbiamo potuto vedere e appurare essere un luogo sicuro e idoneo per gli animali e questo è il risultato importante per cui ci siamo battuti insieme a cittadini e volontari presenti alla Spezia. Il luogo, scelto dalla Regione, dove vivono ora i cinghiali è recintato e interdetto a qualsiasi attività di caccia o connessa all’attività venatoria, nè si tratta, ovviamente, di un allevamento.

Chi alimenta polemiche avrebbe potuto semplicemente controllare il Piano Faunistico Venatorio regionale disponibile a chiunque sul sito web della regione e avrebbe così potuto verificare che in quella zona non esiste alcuna ZAC, destituendo di fondamento le notizie create ed alimentate ad hoc. Come se non bastasse l’area è completamente recintata, il che la esclude automaticamente dall’attività venatoria, come disposto dalla Legge 157/92. Purtroppo, il rifugio da noi individuato è proposto alla Regione Liguria non è stato accettato dal Commissario straordinario alla Peste Suina Africana, perché il trasferimento degli animali avrebbe comportato l’attraversamento della zona rossa istituita a Genova. Le autorità avevano deciso di non diffondere la località per evitare presidi del mondo agricolo e per garantire una maggiore tutela degli animali fino al loro trasferimento, ma dopo la pubblicazione delle informazioni da parte della Regione Liguria e del Sindaco di La Spezia il luogo è stato dichiarato. LAV vigilerà costantemente sulla loro salute e informerà i cittadini sulla vita futura e sicura di questi animali.

LAV pagherà il sostentamento e le cure degli animali e seguirà la vita di questi animali per i quali è stata impegnata dall’inizio della vicenda con propri volontari sul posto e con le risorse dei propri soci. I volontari LAV sono stati presenti e, fino a ieri notte, hanno presidiato il parco insieme a tanti altri volontari spontanei e di altre sigle in un rapporto di dialogo e collaborazione che ha contribuito al risultato finale.

LAV, che si batte da sempre per l'abolizione della caccia e degli allevamenti, diffida chi sta spargendo informazioni false e tendenziose e prega di segnalare autori e autrici. LAV a fronte della soddisfazione per lo spostamento e la salvezza di otto cinghiali piange la morte del piccolo, che, come gli altri non adulti, non aveva ovviamente subìto telenarcosi in presenza di un veterinario di fiducia dell'associazione, per motivi che sono in accertamento all'IZS e saranno resi noti appena disponibili. Otto vite salve sono un nuovo risultato del lavoro fatto in questi 14 giorni.



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venerdì 26 agosto 2022

I cinghiali de La Spezia sono salvi. Ora inizia la loro nuova vita

Si è conclusa questa mattina la nota vicenda che ha coinvolto nove cinghiali, da quindici giorni rinchiusi nel parco La Maggiolina alla Spezia, che sono stati alla fine trasferiti presso un’area re... LEGGI I DETTAGLI

Si è conclusa questa mattina la nota vicenda che ha coinvolto nove cinghiali, da quindici giorni rinchiusi nel parco La Maggiolina alla Spezia, che sono stati alla fine trasferiti presso un’area recintata scelta dalla Regione nel rispetto delle misure di biosicurezza, in provincia di La Spezia. LAV contribuirà alla loro assistenza e cibo come soluzione di salvezza per questi animali.

Le operazioni di trasferimento hanno visto l’impegno di personale estremamente professionale e competente: agenti della vigilanza regionale, medici veterinari dell’ASL5, Carabinieri Forestali e agenti della Polizia Locale che, tutti assieme, hanno garantito che le operazioni si svolgessero nel più breve tempo possibile, limitando così lo stress e quindi i rischi per la vita e la salute degli animali. Alle operazioni ha partecipato un veterinario designato dalla LAV come esperto.

“Siamo molto felici di questo risultato – dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici – che abbiamo raggiunto grazie all’impegno di tutti, istituzioni, associazioni, ma anche singoli cittadini che fin dal primo momento hanno manifestato grande preoccupazione per la sorte degli animali.”

Il nostro ringraziamento va al Presidente Toti per aver contribuito alla salvezza di questi animali così come a tutte le altre istituzioni e persone che hanno contribuito alle diverse operazioni che hanno determinato l’esito positivo di questa vicenda che, non lo dobbiamo dimenticare, è stata necessaria per mettere in sicurezza degli animali che sono stati attratti in ambito urbano a causa di comportamenti scorretti da parte di noi umani.

Gli animali selvatici, infatti, non hanno alcun motivo per frequentare le aree urbane, che non rappresentano certo il loro habitat ideale. Sono invece i nostri comportamenti a determinarne l’avvicinamento. Ad esempio lasciare del cibo a loro disposizione è un comportamento da evitare sempre perché contribuisce ad alterarne profondamente il comportamento, rendendoli meno diffidenti all’essere umano e per questo quasi sempre destinati ad essere uccisi.

LAV aveva indicato un rifugio come luogo definitivo di accoglienza di questi animali ma le autorità sanitarie non hanno accolto favorevolmente la nostra proposta per ragioni di prevenzione sanitaria della peste suina, poiché sarebbe stato necessario transitare nella provincia di Genova attualmente zona rossa per la PSA. La scelta del luogo quindi è stata operata da Regione e autorità locali. Il luogo non verrà divulgato per garantire la sicurezza di questi animali ed evitare che malintenzionati che non volevano la salvezza di questi animali possano creare ritorsioni. Durante le operazioni di salvataggio dei 9 animali, uno dei cuccioli a cui non era stata effettuata narcosi è deceduto. Attendiamo gli esiti dell’autopsia per conoscere le cause della morte.

“Quanto accaduto ai cinghiali della Spezia conferma che l’impegno di tutti, associazioni, attiviste e attivisti provenienti da tutta Italia, istituzioni che hanno saputo acccogliere e ascoltare le nostre istanze, una cittadinanza solidale, può contribuire a risolvere positivamente situazioni critiche e analoghe, evitando crudeli spargimenti di sangue – conclude la LAV - soprattutto in casi come questo, dove le responsabilità non sono certo imputabili ai cinghiali.”




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mercoledì 24 agosto 2022

I Cinghiali della Spezia sono salvi!

Un incontro proficuo, che ha messo in salvo i cinghiali rinchiusi nel parco della Maggiolina a La Spezia e che segna un cambio di rotta nella gestione di situazioni analoghe. La LAV ha incontrato nel ... LEGGI I DETTAGLI

Un incontro proficuo, che ha messo in salvo i cinghiali rinchiusi nel parco della Maggiolina a La Spezia e che segna un cambio di rotta nella gestione di situazioni analoghe.

La LAV ha incontrato nel tardo pomeriggio il Presidente della Liguria Giovanni Toti, il Commissario straordinario alla PSA Angelo Ferrari e la ASL di competenza.

L'incontro ha messo nero su bianco la volontà del Presidente Toti, del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini di concerto con il commissario Ferrari, e la decisione di non voler uccidere i cinghiali ma di attivare un trasferimento entro questa settimana della famiglia di suidi verso un rifugio in provincia della Spezia.

Grazie a questa decisione, verrà garantita una vita dignitosa e libera a questi animali. Il procedimento verrà attivato di concerto e in collaborazione con la LAV.

“Siamo soddisfatti di come si è risolta la situazione: tutte e tutti i volontari, le associazioni da tutta Italia che hanno vigilato sulla vita di questi animali hanno contribuito ad un esito positivo. Le istituzioni hanno saputo ascoltare e decidere per il bene di tutti” ha dichiarato Massimo Vitturi, Responsabile Animali Selvatici LAV a chiusura dell’incontro in Regione.



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lunedì 22 agosto 2022

Buone notizie per i cinghiali bloccati nel parco a La Spezia

Buone notizie per i cinghiali di La Spezia

Un nuovo passo avanti verso la salvezza dei cinghiali rinchiusi da giorni ormai nel parco della Maggiolina, a La Spezia, è stato fatto e, nell’attesa di chiudere positivamente questa storia, manterremo alta l'attenzione fino alla salvezza di tutti gli animali.

Il Presidente della Liguria Giovanni Toti ha ufficializzato la non uccisione degli animali e la decisione della Regione di garantire la presenza di un veterinario di fiducia LAV da affiancare ai veterinari ASL che dovranno eseguire le indagini sanitarie per verificare la negatività alla peste suina.

Alla certificata negatività seguirà un trasferimento degli stessi in un rifugio di fiducia LAV. Il rifugio si trova in Liguria, e grazie a questa decisione verrà scongiurata la reimmissione dei cinghiali in una zona addestramento cani da caccia, come inizialmente chiesto e prospettato da alcuni uffici della Regione, dove sarebbero stati cacciati senza alcuna possibilità di fuga.

Nei prossimi giorni verranno espletate tutte le attività necessarie per attivare in sicurezza tutto il percorso di messa in sicurezza degli animali, che per LAV significa salvi a vita.

“Siamo orgogliosi e felici che finalmente stia prevalendo il buon senso in tutta questa vicenda” ha dichiarato Gianluca Felicetti, Presidente LAV. “La quotidiana e attenta mobilitazione di cittadine, cittadini e associazioni da tutta Italia ha fatto sì che i riflettori non si spegnessero su Spezia e ha spianato la strada ad un primo grande successo per assicurare a questi animali una vita degna di essere vissuta” ha concluso Felicetti.

LAV è riuscita nell’intento di attivare tutti i canali possibili per mettere in salvo queste vite grazie anche alla preziosa attività di Filippo Maturi (Lega), Patrizia Prestipino (Pd), Michela Brambilla (Forza Italia).


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mercoledì 17 agosto 2022

La Spezia: la salvezza dei cinghiali rinchiusi nel parchetto è nelle mani del Presidente Toti

Se i cinghiali rinchiusi nel parchetto della Maggiolina a La Spezia sono ancora vivi, lo si deve alla mobilitazione di tanti cittadini e associazioni che fin da subito hanno chiesto la loro tutela con... LEGGI I DETTAGLI

Se i cinghiali rinchiusi nel parchetto della Maggiolina a La Spezia sono ancora vivi, lo si deve alla mobilitazione di tanti cittadini e associazioni che fin da subito hanno chiesto la loro tutela contro ogni possibilità di uccisione.

La LAV è intervenuta fin dal primo momento, quando i nove cinghiali sono stati rinchiusi nell’area, sia localmente con i suoi volontari, presidiando con altri tutti i giorni la loro vita. sia inviando una diffida a Regione, Comune, ASL e Prefetto chiede con forza soluzioni esclusivamente incruente nel pieno rispetto della vita degli animali.

Siamo felici che il Sindaco della Spezia con il suo Assessore all’ambiente, abbiano deciso di impedire l’uccisione dei cinghiali, ma ora è necessario che sia la Regione a fornire l’indicazione definitiva per la destinazione degli animali dando un chiaro indirizzo perché siano affidati a un rifugio indicato dalla LAV.

La sede LAV di Genova ha appreso che l’Ufficio Fauna della Regione Liguria, in conformità al suo PRIU (piano regionale di interventi urgenti redatto per rispondere all’emergenza Peste Suina Africana) vorrebbe rinchiudere gli animali nelle Zone Addestramento Cani, destinandoli così a diventare degli zimbelli, degli oggetti utilizzati per addestrare i cani dei cacciatori. Tuttavia, l’Italia, nel suo programma per l’eradicazione della Peste Suina Africana, presentato alla Commissione Europea il 31 giugno 2021, ha esplicitamente dichiarato il divieto di introdurre i cinghiali proprio nelle zone addestramento cani, mentre non risulta affatto vietato il trasferimento degli animali in ambienti sicuri. È perciò evidente che la linea di questo ufficio della Regione Liguria rischia, peraltro, di compromettere i finanziamenti europei destinati al nostro Paese per l’eradicazione della PSA.

Dopo la chiara presa di posizione del Comune de La Spezia, a favore della tutela della vita dei cinghiali, chiediamo che il Presidente della Regione Giovanni Toti disponga con la massima urgenza l’affido degli animali al rifugio indicato dalla LAV, dove verranno loro garantite le cure necessarie fino a fine vita naturale.

Per raggiungere questo risultato c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Vi chiediamo quindi di indirizzare brevi messaggi rispettosi di invito a prendere questa decisione sugli account social del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti (FB: Giovanni Toti; TW: @GiovanniToti IG:giovatoti), chiedendo il rapido affido dei cinghiali alle strutture, indicate dalla LAV, che garantiscono la loro tutela e la riapertura del parchetto della Spezia alla cittadinanza.



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martedì 09 agosto 2022

Non permetteremo che questi animali vengano uccisi

È successo ancora. In base alle informazioni apprese fino ad ora, una coppia di cinghiali adulti e alcuni cuccioli al seguito sono all’interno del Parco della Maggiolina, nel quartiere Mazzetta all... LEGGI I DETTAGLI

È successo ancora. In base alle informazioni apprese fino ad ora, una coppia di cinghiali adulti e alcuni cuccioli al seguito sono all’interno del Parco della Maggiolina, nel quartiere Mazzetta alla Spezia. Una situazione i cui esiti preoccupano i cittadini che, allarmati di un tragico epilogo della vicenda, hanno iniziato a segnalare la presenza dei cinghiali alle associazioni animaliste.

Nessuna legittimazione all’azione cruenta o al sequestro può derivare dalla presenza della PSA, poiché il territorio interessato non risulta compreso nell’area infetta, ciò significa che un’eventuale misura di prevenzione o controllo cruenta nei confronti di questo nucleo di cinghiali deve ritenersi assolutamente illegittima.

Non permetteremo che questi animali, attirati in zone antropizzate dal continuo ridursi delle zone selvatiche e dall’elevata disponibilità di rifiuti che di fatto sono una dispensa a cielo aperto, vengano uccisi. Non hanno commesso nessun reato, non hanno superato alcun limite invalicabile.

Abbiamo già inviato una nota formale al prefetto e al sindaco della Spezia, al Presidente della Regione Liguria e alla Asl competente con la quale chiediamo che venga disposta l’immediata reimmissione in libertà. Monitoreremo la situazione fino ad epilogo positivo della vicenda.


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